venerdì, ottobre 17, 2008

QUESITO ESISTENZIALE 98.475



nel pomeriggio, mentre stavo traducendo dall'aramaico un prezioso papiro risalente al 3.750 a.c., sono stato raggiunto da un messaggio inviatomi dal buon ERMINIO da Saonara. Conscio dell'opprimente stato d'angoscia del giovine posto con serietà il suo dilemma esistenziale.

"Gentilissimo Erre, psicologo d'avanguardia, bell'uomo, esteta, gran navigatore nonchè idolo delle balere, chi ti scrive è ERMINIO e chiedo consiglio per un'ambascia che mi tormenta il cuor. Ebbene ormai sono entrato nell'età della piena virilità e come d'uso e costume tra le genti ambirei trovarmi uno straccio di fidanzata anche perchè ho gli ormoni che ormai vivono di un'esistenza propria e le continue polluzioni notturne mi mettono in notevole imbarazzo. Mi ritengo un bel giovanotto, sono slanciato, pulito, educato nei modi e forbito nel parlare ma come avrai notato anche tu sono schiavo di un grave difetto fisico. Ebbene si: mi mancano le sopraciglia! Questo piccola malformazione è per me motivo di turbamento. Quando mi accosto ad una giovine per esporle i miei sentimenti questa strabuzza gli occhi e poi fugge in preda a crisi isterica. Ho letto con avidità il tuo meraviglioso saggio: "Nascere senza sopraciglia, un problema o un vantaggio nelle relazioni di coppia?" e ti devo dire che i consigli che tu dai sono preziosissimi ma ciò nonostante mi sento ancora inadeguato e triste. Ti supplico dammi un consiglio. Con deferenza tuo Erminio.

Mio caro, io credo che con una bella pettinata le cose si risolvano da sole. Comunque sia volevo farti notare un piccolissimo particolare a cui tu forse non presti attenzione: hai la faccia che sembra un piede jokken! Ma insomma...... addio.

5 commenti:

Wil ha detto...

E' bello giungere in queste pagine.

So che non dovrò essere serio, anche se so che dovrò sforzarmi per dire qualcosa di folle, per riuscire a starti dietro.

Buonweekend, Wil.

Anonimo ha detto...

Proletari@, Comunicazione militante.

Proletari@, Comunicazione militante, è un progetto aperto a tutte e tutti coloro che ritengono il superamento dell’attuale modello di società capitalistica l’obiettivo fondamentale della battaglia sociale e politica.
Non sarà un’area politica, né tanto meno una corrente, piuttosto un progetto di conoscenza e collegamento delle innumerevoli ingiustizie sociali ed individuali che opprimono sempre di più la vita della stragrande maggioranza delle persone che vivono nel nostro paese.
Una sorta di “filo rosso” che punterà a collegare i conflitti; uno strumento rivoluzionario, dall’alto e dal basso, il cui fine sarà la ricomposizione di una azione e di una identità di una nuova classe proletaria che è oggi sempre più sfruttata e sempre più frammentata.
Con la rete, con il web, con internet saremo disponibili a recepire, raccontare, veicolare il collegamento tra lotta allo sfruttamento e rivendicazioni, tra ingiustizie e vertenze. Il tutto senza alcuna finalità partitica o di gruppo, condizione quasi “prepolitica” finalizzata allo sviluppo di un conflitto di classe.
Non nascondiamo di essere comunisti ed anticapitalisti che si pongono anche e con chiarezza la questione di una forza autonoma e organizzata che sia centrale nella ricostruzione e nella riunificazione del conflitto, ma proprio per questo motivo, e per raggiungere tale obiettivo cruciale, serve uno strumento, che venga percepito come tale e non di parte, non solo tra quelli che militano nella politica, ma soprattutto tra coloro che vivono lo sfruttamento in prima persona.
Di fronte alla diffusione dello sfruttamento e l’articolazione del conflitto, Proletari@ si pone il problema politico della ricomposizione sociale e non quello partitico di come andare, ad esempio, alle elezioni europee. Essendo infatti un progetto sociale strategico, Proletari@ esula dal giocare tutto su un appuntamento elettorale. Vogliamo costruire una nuova modalità di inchiesta che sia più corrispondente alla fase in cui viviamo. Vogliamo dare voce a chi vorrebbe battersi per i propri diritti e non sa cosa e come fare.
Siamo certi che Proletari@ sarà utile alla lotta sociale, sindacale e politica, partendo davvero dal territorio.
La precaria licenziata, gli inquilini sfrattati, gli operai messi in mobilità e le tante, tante storie di vessazione individuale di cui nessuno parla, (magari neanche sui giornali della sinistra) acquisiranno dignità di essere raccontate e, nel collegamento con e tra esperienze simili, potranno assumere un profilo autonomo di rivendicazioni e vertenze certo più efficaci.
Di sicuro non proponiamo Proletari@ per ridare alla sinistra una rappresentanza parlamentare dopo il pessimo Arcobaleno; lanciamo Proletari@ per mettere in campo uno strumento per le classi subalterne e per la loro riscossa.
Il punto in cui siamo arrivati nella società e nella politica è così basso che serve un nuovo inizio, una “leva”, autonoma da un quadro politico bipartitico che vede il PD come partito di potere speculare a quello di Berlusconi ed indipendente da un quadro sindacale ormai rinchiuso nella pratica concertativa voluta già nel 1992 dalla P2 di Licio Gelli.
Se sei un operaio, una precaria, un disoccupato, una pensionata, uno studente, una lavoratrice a “partita IVA”, Proletari@ starà dalla tua parte, sarà con te.

Dal 7 novembre www.proletaria.it


Presentazione:
SABATO 8 NOVEMBRE ore 14.30
TEATRO TENDASTRISCE
V.Perlasca 61 angolo Via Togliatti ROMA

Anonimo ha detto...

Very good!

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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