domenica, marzo 18, 2012

ADRIA MASTERCHEF 2012

Adria MasterChef 2012: GAETANO IL CANNIBALE



Si è tenuta ier sera, presso il noto locale “Dalla Pina”, il primo appuntamento del MASTERCHEF ADRIA 2012. La brillante iniziativa, di carattere culinario, ha come scopo il mettere in evidenza i talenti della cucina Etrusca d’Oriente e delle terre polesane. Tra un incontenibile gaudio degli astanti il Sig. Polifemo, portavoce della ziunta bobesca, ha dato il via alla disfida tra i migliori chef dell’amata patria etrusca. Felice di codesta brillante iniziativa che da lustro alla Capitale Etrusca d’Oriente, ho dato pieno incarico al fedele Pino Sbando di seguire per le plebi il blasonato torneo. Certo di far cosa grata ai più posto con solerzia.

Pino Sbando:” Sorelle e fratelli etruschi d’Oriente buona sera a tutti; mi trovo in questa fredda serata di Marzo presso il famoso luogo d’incontro delle più raffinate menti etrusche d’oriente, ovvero il BAR DALLA PINA, ove anch’io amo passare ore della mia inutile vita nello studio della Gazzetta dello Sport. Motivo di questa mia presenza è il riferirvi puntuale di uno dei più importanti eventi di carattere internazionale nel mondo della culinaria ovvero il Primo AdriaMasterchef, torneo ad eliminazione tra i più prestijosi aspiranti cuochi polesani. Questa sera assisteremo alla prova di GAETANO IL CANNIBALE, jovane bighellone etrusco d’Oriente con la passione dei fornelli. Per l’occasione, a giudicare la sua pietanza, un trittico di giudici di altissimo livello. Primo fra tutti il Sig. MARIOLITI.

Iracondo, rissoso, spesso in preda ai fumi dell’alcool, Marioliti è uno Chef 32 stelle legalmente iscritto all’albumz dei falsi cuochi. Esperto in “frittate de gambari” ha vinto svariati premi come miglior preparatore di fette di polenta precotta ai ferri presso migliaia di FESTE DELL’UNITA’ prima dello strappo della Bolognina. A seguire dopo di lui GENZIANO VIBERIATI ovvero l’unico uomo al mondo che ha sposato una pompa della benzina.


 
Giovane sfrontato, ribelle quanto anticonformista, Genziano Viberiati ha vinto il premio come miglior preparatore di Toast vuoti del mondo. Il suo segreto uno solo: l’imbecillità. Ultimo, ma non per importanza, il CANE BALDO, l’unico cane al mondo che si nutre di TUTTO; inutile aggiungere altro.


Ma è giunta l’ora di dare fuoco alle polveri. Ecco che con il suo carrello si presenta innanzi al trio judicante il pretendente al titolo GAETANO IL CANNIBALE.

Pino Sbando:”Allora, caro il mio Gaetano, come ci si sente nel dover affrontare una juria così esigente e davanti ad un pubblico serio e competente come quei due signori calvi giù in fondo alla sala che si stanno azzuffando per una carta sbagliata in un giro di scala quaranta?”

Gaetano il Cannibale:” Sono davvero molto emozionato e notevolmente sudato ma nella preparazione del mio piatto ho dato il meglio di me stesso e sono sicuro che i judici sapranno apprezzare le mie doti nascoste di gran cuoco. Sono pronto alla prova!”

P.S.:” Bene, bravo Gaetano. Dunque che cosa hai preparato per le fameliche bocche judicanti?”


G.i.C.:” Si tratta di un piatto tipico della cucina cannibalesca della tribù dei Bowasi dell’isola di Sumatra ovvero “na testa de vecjo buì in acqua e aseo”, una prelibatezza per palati fini.”


P.S.: “ Porca di una puttana ma è mostruoso!”


G.i.C.:”Ecco le solite ingiustificate critiche verso una cucina che esce dagli abusati crismi della tradizione. Non ho nessuna intenzione di farmi intimidire e discriminare ed è con vero orgoglio che propongo a questa degna juria la mia pietanza e se proprio lo vuole sapere della sua opinione me ne infischio!”


P.S.:” Molto bene. Cari amici andiamo avanti con la competizione. Ecco che si avvicina al tavolo di degustazione il primo Judice ovvero il Sig. Marioliti. Lo vediamo che si aggiusta lo scroto con una vigorosa grattata mentre si passa da un lato all’altro della bocca uno stuzzicadenti ed eccolo pronto per la degustazione. Nel frattempo scusatemi colgo l’occasione per farmi uno sbocco di vomito nella tasca della giacca.”


MARIOLITI:” Alora qua, toco de un pajasso, cossa ci è dentro il pegnatone?”


G.i.C.:” Testa mozzata affogata in acqua e aceto.”


MARIOLITI:” Madosca…………. Vabbè sentemo. Dame un scujero valà. Ummm, la sa da merda ma sempre mejo de le pastasute de mi muiere. Par mi E’ SI!”


Scroscio di applausi e alcuni sonori rutti di approvazione.


P.S.:”Jentili amisci si mette bene per il baldo Gaetano ma ora è il turno del raffinato Genziano Viberiati. Eccolo innanzi al piatto di degustazione.”


Genziano Viberiati:” Dunque Gaetano tu vorresti essere masterchef?”


G.i.C.:” Si, non ho altro desiderio che questo nella vita e sono certo che con le mie prelibatezze avrò il mio degno spazio nel gota dei cuochi e molte donne impazzirrano per me prese per la gola e ambiranno ad avere innumerevoli rapporti sessuali non protetti con me medesimo dandomi così l’occasione di realizzare ingenti risparmi evitando il ricorso alle donnacce rumene che mi svuotano il portafoglio e……..”


G.V.:” Basta per la miseria! Cos’è sta storia? Questo è un concorso serio non siamo mica al carnevale di Viareggio Perdio! Sentiamo il tuo piatto. Ummmmm………………… Innanzitutto la presenatzione: disgustosa. Una brodaglia inguardabile e poi aver lasciato i capelli durante la cottura è a dir poco dilettantesco. Tu dici di aver seguito la ricetta originale della tribù dei Bowasi ma qui mancano le formiche rosse e la corteccia di palma una dimenticanza inperdonabile. Ti porto a conoscenza che il cranio da usare deve avere come minimo un diametro del 58 e anche qui non ci siamo. Scarsa la cottura, insipido il brodo e insufficente la presentazione quindi per me è un NO secco. Per me non sei degno di rientrare nel novero dei cuochi. Vattene con vergogna.”

Silenzio agghiacciante in sala. Il Sig. Polifemo che aveva scommesso su Gaetano 3.000 n€uri ha una crisi di bile e si sfoga mangiando una confezione di boeri senza neppure scartarli. Il volto di Gaetano, contratto in una smorfia di dolore, è solcato da lacrime di disperazione.


P.S.:” Amici momenti di tensione in sala. Ora tutto sta nel giudizio del Cane Baldo. Riuscirà il buon Gaetano a soddisfare il fine palato del canide etrusco? Ecco che il judice si avvicina al piatto. Barcolla a causa dei due seccchi di sabbione che ha appena ingurgitato come spuntino ma è pronto alla degustazione e al giudizio.”


Cane Baldo:” Manaja ech mal d’pansa. Allora jovanotto, passami la marmitta che voglio gustarmi il tutto prima di esplodere.”


Passano 3 minuti secchi durante i quali il Cane Baldo divora ben 8 litri di brodaglia, l’intera testa, la tovaglia, alcune bottiglie, posate di plastica e lo stesso grembiule di Gaetano. Prima di stamazzare al suolo colpito da un evidente infarto de panza il Cane Baldo emette in un rantolo il suo giudizio.


C.B.:” Peeeerrrr meeeeee è SIIIIIIIIIIIII. Bau bau……. Jokken a moro!”


P.S.:” Allora Gaetano sembra che I tuoi sogni si stiano realizzando con successo. Una tua dichiarazione prima di essere portato in trionfo su e giù per il ramo interno del Canal Bianco a bordo della galleggiante.”


G.i.C.:” Sono emozionato e felice. Vorrei ringraziare tutti i miei fanz e in particolare il “Comitato contro le tariffe esose delle donnacce rumene” i quali hanno sempre creduto nellemie capacità di chef. Per me è un giorno di gaudio e felicità ed ora scusami ma voglio festeggiare bevendomi una bottiglia di Fernet Branca a temperatura ambiente.”


P.S.:” Cari amici per questa sera è tutto. Evviva la vita!”