mercoledì, febbraio 25, 2009

FESTIVAL DELLA MUSICA DA CORTILE: VINCE POVIO CON "GINETTO ERA GHEI"


Serata conclusiva ieri sera del 987° festival della musica da cortile che come ogni anno si tiene nella capitale etrusca d'oriente presso il Bar dalla Pina. Gli organizzatori si possono ben vantare del fatto che quello di quest'anno sia stato un festival davvero ben riuscito con una affluenza di inutili come pubblico davvero entusiasmante. I brani presentati dai cantanti erano davvero brutti musicalmente e liricamente indecenti. Grazie al cielo la giuria, formata da alcuni sbevazzoni, è riuscita a sdoganarsi dalle solite polemiche individuando il degno vincitore. Ha vinto infatti POVIO all'unanimità con il brano "GINETTO ERA GHEI" una miserabile canzonaccia composta in fretta e furia la sera stessa dell'esibizione nel gabinetto dello stesso bar tra i miasmi prodotti dalle scoregge e cacche degli intervenuti. Intervistato dal nostro immancabile Pino Sbando l'affermato cantante ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Sono feliciano di aver vinto il primo premio consistente in una confezione di prodotti natalizi scaduti oltre a 700 boeri marci e vorrei dedicare questa mia vittoria a tutti coloro che mi hanno sostenuto durante questa competizione ovvero il mio amico Brendy e la sua fidanzata di cui non conosco il nome. Ho cercato di abbinare una bella musichetta sulla falsariga di quella emessa da una macchinetta del video pockerr con un testo di forte attualità ovvero il tema dell'inserimento degli ex reccioni nella società civile. Ginetto è un personaggio vero e a dirla tutta sono io perchè mi piacevano gli uomini e no le dhone ma adesso ho fatto chiarezza con me stesso e tirando una moneta per aria sono guarito da questa brutta malattia che è il 'fnocismo! Auguro a tutti di essere felici ed ora lasciate che mi ubriachi tranquillo!" Già in vendita il cd con 19 versioni del brano.

domenica, febbraio 22, 2009

CRISI ECONOMICA? NUTRIAMOCI CON I RAGNI!


Buona affluenza di pubblico ieri pomeriggio presso gli spogliatoi del campo sportivo della San Vigiglio in quartiere Dolomiti nella capitale etrusca d'oriente dove si è tenuta la giornata intercomunale dedicata alle frontiere della nutrizione. Particolare interesse ha suscitato il banchetto dell'Associazione Etrusca Allevatori Ragni. Ad illustrare l'attività dell'associazione un uomo brutto che non ha declinato le proprie generalità nemmeno all'esplicita richiesta dei gendarmi. Il nostro Pino Sbando presente sul luogo non ha potuto resistere alle succulente golosità predisposte sul tavolo degli assaggini e mentre piluccava tartine e panetti ha intervistato l'uomo brutto il quale si è poi rivelato come il Presidente nonchè unico iscritto dell'associazione. Per comodità di lettura pubblichiamo un sunto dell'intervista in cui il Presidente illustra le attività e i fini dell'associazione. "L'idea di fondare questa associazione risale a circa 2 anni fa quando un giorno io e le mie 150 personalità ci siamo ritrovati prigionieri, per un futile ischerzo perpetrato da alcuni mascalzoni, dentro una botola interrata in località sconosciuta. Dopo 3 giorni di detenzione i morsi della fame hanno iniziato a farsi sentire. All'interno dell'angusta botola non c'era altro che un topo morto e alcuni ragnoni neri e pelosi. Superato lo schifo, mi sono per primo pappato il topastro e poi sono passato ai ragni. Dopo una settimana sono stato liberato dai NOCS i quali pensavano fossi una delle tante vittime dei rapimenti perpetrati dal clan Putacenko e sono ritornato al nulla della mia vita ma con una nuova brillante idea: allevare ragni. Ho iniziato con un piccolo allevamento clandestino ricavato nel sottosuolo adiacente ad un ristorante cinaso e poi mi sono ampliato con un condono edilizio. Veda il ragno in se fa un bello schifo a guardarlo ma sotto un profilo nutrizionale è una vera bomba. Crudo oppure frullato è un elisir di lunga vita e mangiato vivo pare abbia potenti doti afrodisiache. Con un investimento minimo di 40 €uri si possono arrivare a produrre 4.500 ragni di media pezzatura che sul mercato raggiungono un prezzo di vendita di 2 €uri. Oltre a ciò cibarsi di ragni va di moda e nei locali "in" delle maggiori capitali del mondo nonché sui più prestigiosi panfili se ne fa un gran uso. Mi sento un imprenditore realizzato e credo di aver fatto un gran bene alla collettività diffondendo questo utile contributo alimentare alle ambasce dei meno fortunati. Parliamoci chiaro: una brasola costa il suo giusto e con la stessa cifra si possono ottenere 4 pasti o 50 spuntini di ragno." Grazie al cielo esistono ancora uomini di questa fatta!

mercoledì, febbraio 18, 2009

ARRESTATO LO STUPRATORE DI AUTOMOBILI!


Colpo grosso della milizia etrusca. E' di questa mattina la notizia dell'arresto di MARIANGELO BONTASON noto anche con il nomignolo di "slaca marmite" ovvero lo supratore di automobili. Dopo mesi di dure indagini i segugi etruschi sono riusciti a mettere dietro le sbarre il pericoloso maniaco. Ma chi è Mariangelo Bontason? Figlio di un noto cantante da balera e di una pittrice fallita il Bontason cresce in un ambiente malsano ed ambiguo. All'età di 12 anni abbandona le scuole per dedicarsi al vagabondaggio senza meta. Frequenta circoli di debosciati e fannulloni illudendosi che la sua personalità possa imporsi con il malcelato progetto di diventare un leader capace di organizzare le masse. Ignorato da tutti, deriso dal gentil sesso, in preda a manifeste tendenze paranoiche a 21 anni decide di dedicarsi al travestitismo inscenando indegne performance pubbliche dove spesso viene offeso e picchiato dai passanti. Il rancore del Bontason cresce sino a vette inaspettate. Cova un odio intestino per le automobili nelle quali identifica la figura femminile che con tanta pervicacia lo rifiuta. Iniziano gli stupri di marmitte. Prima vecchie utilitarie in disuso poi, in un crescendo parossistico, si passa alle berline di media cilindrata ed infine ai suv. Fioccano le denunce dei cittadini etruschi i quali si presentano dalle guardie con condom inzaccherati di liquido seminale e marmitte divelte. Iniziano gli appostamenti coordinati dal vice sceriffo BASETTONI i quali per i primi tempi non portano a nessun risultato se non l'arresto di due uominizezzuali scoperti dietro una Fiat Palio mentre si dedicano a pratiche sodomite. Ma grazie agli sforzi bipartizan e alla collaborazione di noti maniaci dediti al voyeurismo alla fine il delinquente è stato colto sul fatto. Finalmente la città è al sicuro e al bar della Pina si sprecano i brindisi.

lunedì, febbraio 09, 2009

CICCIUZZO SCONCIAFORNI CHIEDE ASILO POLITICO AGLI ETRUSCHI


Erano le 7.15 di questa mattina quando davanti all'ingresso di Palazzo Tassoni si è presentato Cicciuzzo Sconciaforni a torso nudo con una cassa di esplosivo sulla quale si è seduto. Successivamente ha infilato un paio di mutande in testa e si è puntato alle tempie due pistole minacciando di farsi saltare le cervella se il Primo Cittadino non si fosse presentato al suo cospetto entro 10 minuti. Immediata la reazione dell'illustre uomo politico etrusco che inforcato un motorino a caso parcheggiato innanzi alla sua dimora si è celermente presentato al cospetto dello Sconciaforni seppur in vestaglia e pantofole. Attorniato dalla "Guardia etrusca" il Sindaco ha chiesto le motivazioni di tale piazzata allo Sconciaforni il quale ha esordito con la seguente richiesta: "Sindaco le chiedo asilo politico perché a Rovigo mi scherzano e mi cojonano di continuo. La mia vita è diventata una continua sequela di insulti, beffe e bischerate le quali mi hanno reso la vita intollerabile e la morte gradita. Esigo essere ospitato da Voi etruschi, in caso contrario mi farò saltare la testa e innescherò l'esplosivo della cassa su cui sono seduto causando danno agli edifici del Corso. Adesso faccia un po lei!" La trattativa è durata per interminabili ore finché alle 10 circa con la scusa di dare ristoro all'aspirante suicida gli è stata servita una faraona contenente sonnifero istantaneo. Attualmente lo Sconciaforni è trattenuto in un gabbione per le fiere gentilmente prestato dal Circo di Russia e si sta valutando la posizione del tentato suicida. Sdegno da gran parte dei partiti politici etruschi i quali protestano sulla mollezza ed indecisione del primo cittadino. "Diamolo in pasto ai siluri!" strillano da destra, mentre l'atomizzata sinistra ha scelto di andare ad un istant congress per decidere sulle sorti dell'esule.

sabato, febbraio 07, 2009

IEZ VI CHEN!


Ebbene sì MONSIGNOR MILINGO sarà il nuovo VESCOVO della diocesi di ADRIA-ROVIGO. Sulla spinta del fenomeno OBAMA, il VATICANO stesso ha deciso di imprimere un'accelerazione al rinnovamento delle cariche episcopali. Il crescente numero di immigrati e il pericolo della diffusione del maomettanismo, dell'induismo, del buddo e degli adoratori di pietre ed alberi ha indotto il PAPA in persona ad imporre il simpatico religioso nonché provetto cantante al difficile ruolo di pastore di un gregge multi etnico. Altra novità è che la sede vescovile tornerà nella capitale etrusca tra la gioia e il tripudio dei nostalgici. "Era ora che il Vescovo tornasse nella sua abitassione in Adria altrochè Rovigo, debbe strare qua.... taccato alla nostra cattedrale.... jokken!" ha commentato il sig Attilio mentre sostava, come suo solito, sulle striscie pedonali in mezzo al traffico. "Personalmente mi fa molto piacere sapere che avremo nuovamente il Vescovo in città ma mi preoccupa che sia un nigro e poi speriamo non si metta a cantare!" ci confessa la signora Telma mentre porta a spasso la bici accompagnandola a piedi munita di tre sporte piene di cose inutili. Fatto sta che tra stupore, gioia e polemiche anche gli etruschi d'oriente potranno finalmente dire IEZ VI CHEN!

venerdì, febbraio 06, 2009

GIMI ROC CONTRO LA DROCA!


Pregevole iniziativa della chiesa riformata etrusca in collaborazione con il centro ecumenico giovanile della diocesi adriese. Per sensibilizzare la juventus sull'annoso problema della droca ier sera in vicolo Tretti si è tenuto un concerto gratuito del noto cantante idolo delle folle GIMI ROC. Tra riff supersonici, acuti vocali incontrollati e assoli vertiginosi il gruppo di GIMI ha coinvolto le masse in cori da stadio. Scaricate 8 penne BIC per gli autografi e vendute circa 2700 magliette del gruppo. Grande soddisfazione da parte del pubblico tra le cui schiere si notavano parecchi genitori visibilmente soddisfatti dal messaggio positivo del cantante. Raggiunto dal nostro Pino Sbando ha rilasciato la seguente dichiarazione: "La droca è una brutta bestia da sconfiggere. Anche io in passato ho consumato droche di ogni genere e per un periodo sono diventato anche reccion. Passavo tutto il giorno ai vituperati Giardini Zen ad incidere col coltellino frasi a caso sulle panchine e a sputare per terra. Grazie al cielo ho incontrato la fede e gettato il mio passato alle ortiche. Ora faccio una vita sana all'insegna della moderazione e passo i pomeriggi e le notti nelle chat dei ludri ad adescare minorenni. La musica mi ha aiutato notevolmente in questo mio percorso di vita e spero che il mio messaggio arrivi ai cuori dei ggiovani. Mi raccomando ragazzi fate come me: basta droca, basta vino!"