domenica, gennaio 05, 2014

ADRIA: TRUFFANO L'INPS FINGENDOSI NANI.


Uno scandalo senza precedenti scuote l’amena comunità della capitale etrusca d’Oriente, quello che nessuno poteva immaginare è accaduto. Ci riferiamo a quanto scoperto dalle Fiamme Gialle del locale ammiragliato di ADRIA. Dopo alcuni mesi di appostamenti, riprese filmate, intercettazioni telefoniche, raccolte di materiale organico, delazioni e consulti mesmerici con la maga Tecla, sono stati scoperti due finti invalidi il cui riprovevole comportamento criminale non può che suscitare lo sdegno dell’intero ecumene etrusco d’Oriente. Stiamo parlando di B.B di anni 45 e di S.N. di anni 44 i quali per ben 25 anni si sono spacciati per nani ottenendo così un’ingiustificata pensione da parte dell’INPS nonché svariate agevolazioni quali riduzioni sui biglietti di entrata a cinema, circhi e teatri, gettoni omaggio alle giostre e anche il superamento delle fastidiose file ai vari sportelli pubblici. Vergognoso il comportamento dei due malandrini che per così lungo tempo hanno approfittato dell’ingenua benevolenza dei generosi etruschi d’oriente. Ma facciamo ordine sull’accaduto. E’ il 1989 quando i due convolano a nozze e nello stesso anno presentano domanda di pensione all’ente preposto. Mistero assoluto ancor oggi su come sia stato possibile loro ottenere la pensione ma si vocifera che lo strumento ricattatorio sia alla base della facilità con cui riescono ad ottenere il provvedimento assistenziale. Benvoluti dal vicinato, apparentemente impegnati nel sociale come fondatori di un’associazione di aiuto per nani tossicodipendenti e alcolizzati, nel 2001 ottengono pure, indegnamente, l’ambito premio “coppia nana dell’anno”. Conducono vita appartata e si spostano in città con le loro automobiline elettriche suscitando la simpatia dei più. Il palco su cui questa recita si svolge inizia a scricchiolare nel 2009 quando una lettera anonima giunge presso l’alto comando regionale per la lotta ai finti invalidi. Insospettiti dalle ripetute assenze da casa per lunghi periodi i segugi delle Fiamme Gialle iniziano le proprie indagini con profusione di mezzi ed uomini. Da queste emerge un quadro sconfortante e inaspettato. Lui risulta essere un corazziere in forza dal 1990 mentre lei svolge l’attività di indossatrice presso le più prestigiose case di moda parigine. Il cerchio si chiude sui due repentinamente il 28 Novembre del 2013 quando vengono prelevati dal posto di lavoro e condotti in manette presso la caserma Bolzaneto di Genova. La città, nel mentre è ferita, imbarazzo e sdegno risultano anche dal portavoce del Comune di Adria il Sig. Ottimio Sguazzo il quale ci ha rilasciato la seguente dichiarazione a nome di tutta la ziunta etrusca d’Oriente: “ Siamo sbigottiti, stupefatti e anche un po con le balle girate visto come questi due mariuoli ci hanno preso per i fondelli. A tal proposito il progetto riguardante una borsa di studio per nano letteratura verrà sospesa e ci costituiremo parte civile nel processo contro i due infingardi!” Lapidario il Caporale Ambrogiotti, coordinatore delle indagini per il territorio etrusco d’oriente, il quale ci dice: “So brutte cose, mi sento beffato pure io a carattere personale quando più volte ho spinto le loro vetturette quando mi dicevano che erano in panne con difficoltà di avviamento per poi scoprire che le batterie funzionavano perfettamente. Vi prego lasciatemi nel mio dolore.”  Davvero un brutto episodio con il quale si conclude un nefasto 2013. Umiliata la cittadinanza si ritroverà per una veglia di preghiera il primo giorno di carnevale. E’ tutto un magnamagna!