
Grande successo di pubblico, ieri sera, all'inaugurazione del FESTIVAL DEL CINEMA INDIPENDENTE ETRUSCO. In prima assoluta mondiale è stato proiettato il lungometraggio di RODOLFO SUGAMAN "VITA DA CAN". Un film forte, dalle implicazioni introspettive assolute. Il tema dell'incomunicabilità generazionale, del disfacimento dei valori e della disgregazione della familia vengono mirabilmente sviscerati dalla sapiente opera del SUGAMAN. In breve la trama narrataci dallo stesso autore. "Walda è una giovine che cresce in un ambiente familiare in disfacimento. Teofilatto, il fratello maggiore, spreca la propria vita tra ippodromi e bische clandestine corrompendo fisico e mente. Pia, la madre, è una donna sfatta dalla malattia: la colite. Aginulfo, il padre, coltiva il proprio fallimento esistenziale collezionando pigne raccolte nelle pinete mentre soddisfa le proprie pulsioni di guardone. Chiusa in se stessa la giovine attraversa l'età adolescenziale prigioniera in un mutismo esasperante che la conduce vicina alla follia. Non servono gli sforzi di Giangianni, un ometto di lei innamorato, per ricondurla ad una vita sociale degna di essere vissuta. Fortunatamente all'età di 31 anni la tapina conosce BOBI 797, un delizioso cane meticcio che con pazienza le fa scoprire l'amore. I due decidono di fidanzarsi ma sono furentemente osteggiati dalla familia e da alcuni vicini che mal gradiscono i rumori provenienti dalla cuccia dei due durante le ore notturne. Alla fine, in un gesto liberatorio, la coppia di amanti fugge da casa e si rifugia al canile di Tirana dove trovano asilo e si rifanno una vita." Pubblico visibilmente commosso al termine della proiezione e grandi applausi per tutto il cast.