sabato, agosto 22, 2009

INATTESA VISITA!


Grande stupore ieri nella capitale etrusca d'oriente per l'inatteso arrivo della Dottoressa CINSIA CIEN del Dipartimento Buone Relazioni Culinarie tra la Cina e Adria. In concomitanza con il venerdì dei balocchi la prestigiosa diplomatica si è presentata alla novella amministrazione per avere maggiori e più approfondite notizie sulla polemica scaturita ultimamente sulla diffusione nel territorio etrusco di svariati "lodamari cinasi" e esercizi commerciali sprovvisti delle insegne in italiano i quali generano nelle plebi etrusche scompiglio e disorientamento. Tutto inizia con un accorato appello da parte di un noto rappresentante forzanuovista per il rispetto della lingua italiana e sulla intrinseca pericolosità per le genti della mancanza delle necessarie traduzioni negli esercizi cinasi. "Magari un cittadino entra in un botteghino cinaso per acquistare del patè d'oca e se ne esce con una saponetta, torna a casa e se ne ciba per poi finire in lettiga al monoblocco. Ecco; a chi chiedere i dovuti danni!?" tuona dalle colonne dei tabloid cittadini l'illustre nonché acuto politico. Il riverbero della notizia travalica le catene montuose, corre sulle onde dei mari e giunge fino a Pechino nell'ufficio della Dottoressa Cien la quale smette di dedicarsi al tombolo ed inforcata la propria bici graziella si fionda ad Adria. Data l'importanza della visita ho ritenuto opportuno mandare a raccogliere informazioni al baldo Pino Sbando il quale con spirito di servizio si è fiondato in centro città per un'intervista con la Dottoressa.
Pino Sbando: Cari amici ci troviamo fuori dal noto ristorante cinaso "Dragone volante" in attesa che la dottoressa Cinsia Cien finisca la sua lauta cena per poi concederci un'intervista...ma eccola che arriva ruttando e pulendosi la bocca dal cibo che si annida tra i denti con l'ausilio di una spada; la raggiungiamo. Stimata Dottoressa mi presento sono Pino Sbando di Antimateria-grigia spero che Ella vorrà rispondere ad alcune mie pressanti domande.
Cinsia Cien: ma certo caro il mio orrendo cane bianco!
P.S.: Dunque come lei ben sà alcuni giorni fa su un prestigioso giornale etrusco è sorta una polemica sugli esercizi commerciali e di ristorazione cinasi i quali vengono accusati di vendere oggetti pericolosi e senza autorizzazione e di servire cibi le cui caratteristiche organolettiche possono nuocere gravemente alla salute. Cosa ci può dire a tal proposito?
C.C.: Guardi sono solo illazioni, fumo negli occhi. Ho appena consumato un piatto n°34 (testa di delfino laccato in salsa di bambù") in questa topaia che il gestore ha l'ardire di definire ristorante e se non fosse per il fiato fecale che mi ha lasciato in bocca direi che ho mangiato benissimo e mi sento divinamente.
P.S.: Insomma lei ci garantisce che le cibarie proposte nei "lodamari cinasi" son degne della "guida Michelin ai cibi e sapori esotici!"
C.C.: Ma certo che si... mi scusi un attimo che mi piego sul quel tombino che debbo regattare un po di delfino, ne ho mangiato troppo!
P.S.: Complimenti per la sboccata Dottoressa ma torniamo a noi..... prenda un mentino intanto che formulo la domanda. Dunque, altro punto della querelle innescata dal noto politologo forzanuovista è la pericolosità, sotto un punto prettamente economico, dei rapporti commerciali tra la Repubblica Popolare Cinasa e la Capitale Etrusca d'Oriente. Vi si accusa di soffocare l'imprenditorialità locale con squallide operazioni di dumping commerciale e contraffazione dei prodotti tipici etruschi, vedi i "sugoli doc del delta! e le "spumiglie de vovi marsi". Come risponde a questa accusa?
C.C.: Guardi rigetto con forza questa accusa. Faccio notare che per la Repubblica Popolare Cinasa è di fondamentale importanza il rapporto commerciale ed economico con la Capitale Etrusca. Tanto per esser chiari noi da Adria importiamo tonnellate di siluri tipici del Canal Bianco ed esportiamo bastimenti di giocatori di video poker con grande soddisfazione per entrambe le economie. In una situazione di globalizzazione dei mercati è quantomeno fuori luogo riproporre teorie conservative di puro stampo mercantilistico..... senta mi procuri un fernet branca che c'ho un imbarazzo di stomaco da incubo e tra un po inizio a petare senza ritegno!
P.S.: Garcion, presto un fernet per sta giganta tout de suite!
C.C: Grazie Pino, già che ci sono volevo chiederti se il Doctor Erre è ancora senza morosa perchè io sarei un bel donnino e non mi dispiacerebbe come ometto!
P.S.: mi farò latore di questa proposta anche se le comunico che il mio principale è ormai in andropausa e passa il tempo a fare inutili origami ai giardini pubblici. Il tempo è tiranno e ora la devo lasciare, mi attende un'altra intervista con un maniaco paranoico che sta sparando dalla torre pizometrica sugli ignari passanti. La saluto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari cinasi, copiate tutto, toglietemi tutto, ma le spumiglie de vovi marsi, no quele no !!!
Vi invito ad assaggiare la nutria vi assicuro che è più buona del siluro e anche del cane, ma ripeto: GIU' LE MANI DALLE SPUMIGLIE DE VOVI MARSI.
... ma come si permettono? ...
ND

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

Perche non:)