Erano circa le 19.30 di questa sera quando sono stato raggiunto da un messaggio a priorità assoluta inviatomi da un vecchio amico di mille battaglie baresche: BABOGGIANNI. Colpito dalla sua missiva ho sospeso l'esperimento che stavo eseguendo e senza tema posto il suo angoscioso dilemma. "Caro Erre,vecchio amico, insuperato poeta, uomo virile, domatore di fiere estinte, maestro nell'arte della cetra nonché sublime scultore, chi ti scrive col core in mano sono io.... il tuo fedele amico BABBOGGIANNI. Non mi voglio dilungare nella rimembranza delle nostre bischerate di juventus ma tosto passo ad esporti il mio dilemma di carattere exzistenzialo nonché giuridico fidando pure nel tuo studio legale composto dall'esimio Piero Cadavere Pacciani e lo stimato Er Canaro. Ebbene nel 1924 o 1958,non ricordo bene, una nota ditta di abbeveraggi per assetati emise pubblico bando per un posto di "vecchio inutile disposto a ricoprire il ruolo di dispensatore di doni natalizi per finta" riconoscendo in me le caratteristiche salienti del bando di concorso mi proposi immediatamente. Ricordo ancora, come fosse ieri, di quando mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana diretto negli Stati Uniti d'America. Giunsi in quel d'Atlanta carico di speranze e progetti tra i quali per valenza spiccava quello di diventare meeeliardario de dollari da spendere a dhone nude. Fui il primo e il signore che colloquiò con me mi disse che di certo il posto sarebbe stato mio. Ma il vile destino era in agguato. Pochi giorni dopo, mentre io scialacquavo le mie poche risorse in locali di infima qualità speranzoso nei prossimi introiti monetari, un raccomandato dalla curia vescovile di Nuova York segretamente finanziato dalla cricca demogiudoplutomassonica si presentò al colloquio di lavoro con il buffo nome di BABBO NATALE. In barba ai requisiti, spinto dalle raccomandazioni il meschino ottenne il posto nonché le laute provvigioni che mie dovevano essere. La mia vita divenne da allora insopportabile. Cadi in somma disperazione perdendo ogni rispetto in me stesso. Divenni un affezionato frequentatore di cinodromi, un crapulone senza ritegno e persi anche la fede in Buddo che a caso per decenni ebbi ad adorare. Ramingo per gli stati della repubblica pluristellata conobbi il degrado e l'abbandono ma circa un mese fa ebbi la fortuna di leggere il tuo splendido manuale di DIRITTO CIVILE PENALE AMMINISTRATIVO IN SEI PAGINE. Folgorato dalle tue cristalline interpretazioni comparate non ho saputo trattenermi dal chiederti consiglio e ti chiedo: ci sono possibilità che io possa perorare e vincere la mia giusta cauza collaambizione di potermi destreggiare nei cieli dicembrini alla guida di una slitta trainata da 12 renne che corrono nell'aria senza sforzo trainandomi completamente ubriaco ed ebbro dei miasmi della mia scarza igiene intima?. Ti abbraccio con stima, tuo BABBOGGIANNI" Caro Babboggianni ti ringrazio per le vibrate quanto dovute parole di stima ma è con mio sommo dispiacere che ti devo dire che (auscultate le opinioni di Piero Cadavere Pacciani ed Er Canaro) non ci sono speranze per te. Sei un orrido orco, un abominevole ritaglio della società civile e non sei degno di appartenere al consorzio umano. Tu non puoi capire il mio dispiacere ma ti prego: buttati sotto un treno. Tanto ti dovevo, ciao. ERRE.
mercoledì, marzo 25, 2009
COMUNICATO STRATEGICO 7.481\B
Molti nemici della classe sono sulle mie traccie e negli ultimi tempi sono stato costretto a delegare gran parte delle mie comunicazioni al fido Pino Sbando uomo di mia assoluta fiducia. Mi trovo attualmente nei miei laboratori impegnato nei miei esperimenti i quali assorbono tutte le mie energie ma ciò non toglie che io vigili....vigili.
domenica, marzo 15, 2009
TRIONFO DELL'ARTE CONTEMPORANEA!
Settimana ricca di appuntamenti culturali per le plebi etrusche. Nonostante la crisi dilagante, le imminenti elezioni che creano scompiglio ed imbarazzo, la capitale etrusca d'oriente e le sue genti non perdono il gusto e il piacere della cultura. Tra un simposio sulla trasformazione del cibo per cani in prelibate pietanze da affermato ristorante e un balletto tenuto al teatro comunale per nani omosessuali nudi, si inserisce anche una pregevole iniziativa di carattere strettamente pittorico: LA MOSTRA MONOTEMATICA DEI RITRATTI DEL MAGO SILVAN. Novanta le opere presentate ma una sola la vincitrice abbinata al concorso della mostra. Pregevoli oli, delicati acquerelli, leggiadri scarabocchi ma su tutti si è stagliata l'opera del grande maestro GUERCINO DA FASANA. Un pittore che seppur in vita già è entrato nel panteon dei miti della pittura. Discepolo dell'accademia dei Carracci di Bologna, attento studioso "dal vero", con le sue opere inconfondibili ha ridato lustro alla scuola pittorica etrusca. Nella tela originalmente intitolata "SIN SALA BIN" l'elemento caratterizzante è la sontuosa ufficialità della rappresentazione. Silvan è in piedi e la sua figura, ammantata nel classico smoking da mago, si staglia contro lo sfondo veneziano. Il carattere forte e dominante del famoso personaggio è sottolineato dai tratti decisi del volto e dalla compostezza della figura. Lo Stesso Mago Silvan ha premiato il pittore con un bel trucchetto: lo ha fatto sparire dalla faccia della terra. Pubblico festante e grande soddisfazione del primo cittadino.
mercoledì, marzo 11, 2009
EZIO SCAVOZZI SCENDE IN CAMPO!
Colpo di scena nella capitale etrusca d'oriente: EZIO SCAVOZZI ha deciso di scendere nell'agone politico e di candidarsi. Erano le 01.00 di questa notte quando all'interno del Bar dalla Pina si è presentato Ezio Scavozzi a lanciare la propria candidatura come sindaco della città. Il grande Ezio è sempre stato un uomo assolutamente irreprensibile della cui esistenza non si è mai accorto nessuno e questa sua autentica, genuina, inconfutabile oscurità lo ha fatto assurgere al ruolo di etrusco più famoso per non essere famoso. Anche in questa occasione, seppur balzato sul tavolo dove dei noti intellettuali stavano finendo un giro di ramino, nessuno gli ha prestato attenzione. Un unico commento da parte di Rino Camisa il quale ha proferito la seguente frase: "Jokken vecjo mato ma chi jeto?" Di lui pochissime note biografiche. Nasce il 29\02\78 e diventa subito vecchio per potersi confondere con gli anziani che frequentano i vari bar come osservatori di partite di carte. Nel 1981 vince un ambo sulla ruota di Bari e con il ricavato si compra un cane invisibile con cui intrattiene lunghe discussioni seduto sulle panchine del Viale Maddalena. Grande consumatore di bagigi e accanito lettore della rivista "Torre di Guardia" non ha mai lavorato in vita sua ma non lo sa. Altro non è dato a sapere. Il sottoscritto, Pino Sbando, Lord Buozzi e il professor Half Holsen abbiamo deciso di sostenere la sua candidatura!
domenica, marzo 01, 2009
SEVERINO BOJANDO GRAN MARESCIALLO DELLE RONDE ETRUSCHE
Finalmente anche le Ronde Etrusche hanno un degno comandante: SEVERINO BOJANDO. Ier sera, sotto la sferza della tramontana innanzi al picchetto d'onore e inchinato al vessillo turrito della capitale etrusca d'oriente il nuovo Gran Maresciallo ha prestato il proprio giuramento. "Zittadini, jokken, mi giurro fedeltà ai sacri valori della democrasia e del benessere della GGente contro ogni abuso, struppo, furto e baccano durante le ore notturne perchè qua c'è ggente par bene che lavora e il sole magna le ore e... e pò porteme da bevare o spaco tuto!" poche, sentite, vibrate parole che hanno raggiunto il cuore degli intervenuti generando un afflato di commozione di rara intensità. Dopo la cerimonia il nuovo Gran Maresciallo è stato sospinto, a bordo della sua potente carrozzina, per le vie cittadine dove ha raccolto le plurime manifestazioni di solidarietà dei zittadini commossi. Uomo di grande sensibilità, veterano di ogni battaglia per il ripristino dell'ordine e della disciplina, Severino Bojando nonostante la venerabile età di 487 anni dimostra uno spirito giovanile e una mente acuta. Capacissimo organizzatore di truppe irregolari, arruolatole di ciurme per varie marinerie, legionario fiumano, agitatore di piazza nonchè avido strozzino è pronto a riportare l'ordine per le vie del centro ormai in balia di stupratori, drogati, transessuali nudi e tatuatori non autorizzati. Compito arduo il suo vista la demagogica politica perpetrata dalla giunta marxista-leninista che da anni opprime le oneste schiere degli etruschi. Sgozzate numerose faraone e bevuti decine di tini di vino dal popolo che attende una vera rivoluzione dal basso capace di riportare agli antichi fasti l'amata capitale. Solo il famigerato PMP tramite uno sconcio volantino ha espresso il proprio dissenso definendo il Gran Maresciallo un "Vecjo mato" a cui, cupamente, viene dato il seguente consiglio: "COPATE!"
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