giovedì, marzo 27, 2008

GGiovvani Moterni


Mi scrive il simpatico Itle' da Pomposa e volentieri posto il suo messaggio.



"Caro erre visto che alla banca del sangue non ti fai più vedere (spero non sia perchè non mi vuoi più restituire i 30 euri che ti ho prestato al mottagrill) ho deciso di scriverti. Se ti ricordi l'ultima volta che ci siamo visti ti ho parlato delle mie difficoltà nella socializzazione e nella diffusione del mio bel penziero. Bhè, insomma, ho deciso di darti retta e di cambiare il mio look troppo formale e un po vetusto e mi sono acconciato come i moderni Ggiovani. Detto fatto. Però ieri sera son sceso giù alla discoteca e quando sono arrivato alla cassa mi si è presentato un omone difronte il quale m'ha detto: "Embè? te dove credi di andare...ma vergognati che c'hai n'età! Ma non hai una familia pezzo di un degenerato... via via sciò accattone!" e m'ha preso per la collottola buttandomi poi fuori dal locale. Ora tu non pensi che questa scioccante esperienza possa influire sulla mia corretta crescita psicologica determinando dei gravi scompensi affettivi?"



Carissimo Itlè da Pomposa hai colto nel segno. In effetti il rischio è elevato e le conseguenze potranno essere devastanti. Si potrebbe materializzare la condizione in cui, alla conseguente tua presa del potere, tu adotti misure draconiane contro gli omoni con l'effettivo rischio di una soluzione finale per i tapini in questione. Perchè non vai un po in vacanza? Che sò, in una zolfatara dismessa, un bel tour nelle fogne di Calcutta.... pensaci mio caro, pensaci. A proposito dei 30 neuri volevo dirti che me li sono bruciati in cognac.

Alla prossima.



Erre.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Itlè presidente!

Firmato UNIONE AFRICANA

Anonimo ha detto...

Itlè da Pomposa omette un particolare: quando è venuto alla discoz aveva un toporagno nelle mudande e delle girlz si sono scandalizzate. Io ho fatto solo il mio dovere.
Giusberty, il gendarme