lunedì, maggio 25, 2009

Quezito exzistenzzziallo n° 918.487: BALDO CANIAZZA


Stamane, mentre cercavo di spiegare ad un branco di facoceri gli effetti positivi della panca ad inversione, sono stato raggiunto da un messaggio in brail da parte di uno stimato nonché affezionato fanz: BALDO CANIAZZA. Trovando la sua richiesta di aiuto lecita ho provveduto ad abbattere gli inutili facoceri a colpi di mitra per potermi dedicare con maggiore attenzione al problema sollevato dal caro cittadino. Posto con letizia.


"Caro Erre, divino flautista, integerrimo frequentatore di bar, canoista provetto, fantastico ciclista da fermo, chi ti scrive è un cittadino angustiato e in preda a mostruosi attacchi di colite. Il mio nome è BALDO CANIAZZA di professione divoratore di blatte. Sebbene il mio sia un lavoro oscuro e poco appetibile lo faccio con dedizione e serietà da dieci anni. Ebbene divorare blatte ha una notevole funzione sociale in riferimento al controllo demografico dell'insetto in questione e la sua diffusione sul territorio. Che ne sarebbe della città se io non provvedessi quotidianamente a divorare dalle ottantamila alle novantamila blatte al giorno? Lo scenario sarebbe apocalittico con gravi ripercussioni per la plebe tutta. Il problema è che da alcuni mesi sono follemente innamorato di una gentile pulzella la quale è un'igienista convinta. Dopo molti dubbi l'ho invitata presso una fogna a cielo aperto ove io risiedo e non ti dico la piazzata che mi ha fatto. La mia auto stima è precipitata e per giorni non mi sono presentato al lavoro. La conseguenza nefanda è stata che da molti tombini schiere di scarafaggi hanno iniziato a tracimare sulla pubblica via creando problemi al traffico e al decoro della città. Non sono più me stezzo e ho pure covato l'insana idea di cambiare mestiere e diventare un affermato chirurgo plastico. Mi rendo conto di aver somatizzato il tutto e da giorni soffro di violenti attacchi di colite e l'alitosi è diventata padrona del mio apparato digestivo. Mio Dio come posso ritrovare me stezzo, come posso ritornare al mio lavoro che tante soddisfazioni mi ha dato. Ti prego aiutami!"


Carissimo, nonostante i conati di vomito che mi hanno assalito mentre leggevo il tuo accorato appello, non ho potuto far a meno di riflettere sulla tua triste condizione. Innanzitutto volevo dirti che hai proprio un bel lavoro di merda ma se ti da soddisfazione non posso che approvarlo. Per il resto mi sa che non c'è nulla da fare. Ingoia qualche GLED assorbi odori per evitare l'alitosi e poi comprati una bella bambola gonfiabile se trovi qualcuno disposto a vendertela. Il mondo contemporaneo è un dedalo di disperazione e terrore e la catena che a lui ti imprigiona non può essere spezzata. Peccato perché saresti un bell'omino. Addio!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ora che cla vecia mata di Susanna Agnelli è morta,lasciando orfani migliaia di lettori della sua mirabile rubrica sul prestigioso giornale Oggi, mi chiedo perchè il blog più sminkio del web (cioè questo)non sia già subentrato per rimpiazzare degnamente l'immenso vuoto giornalistico che ahinoi si è creato...
Chiedo venga fatta una petizione perbacco