Stamane, mentre cercavo di catturare un bosone per poterlo imprigionare in una gabbia per canarini, sono stato raggiunto da un cablogramma a massima priorità. Nonostante il mio lavoro qui in laboratorio abbia la massima precedenza, non ho saputo esimermi dal leggere l'accorato appello del Professor Ermanno Santitone, docente di calcolo computistico in un ITCS a cazzo per l'Italia. Con genuina volontà posto il tutto. "Caro Erre, stimato acrobata, esuberante ballerino di salsa, luminare della scienza, nonché sopraffino intenditore di burritos precotti, chi ti scrive, sconsolatamente, è il Professor Ermanno Santitone; io! Mi sono umilmente permesso di scriverti solo dopo aver letto il tuo superbo saggio: "Professori maniaci, problema o risorsa per l'istruzione secondaria del terzo millennio?". Ho letto le 12 pagine, finemente miniate, con estremo interesse e spirito critico e mi sono deciso a chiederti consiglio. Dunque: ho 43 anni malamente portati i quali mi pesano come macigni sulle spalle. Da un pò ho iniziato a pormi problemi sulla mia esistenza. Il declino incombente del mio stato fisico, le mie scarsissime capacità di integrazione sociale, il mio rilevante indebitamento con i locali notturni, mi prostrano. Oltre a ciò ho completamente perso la testa per una barista diciottenne che mi ignora. Essendo un buon cristiano ho cercato conforto nel sacramento della confessione e per mesi ogni giorno mi sono presentato al confessionale di Don Bruno aggiornandolo sul mio stato di peccatore. Sfortunatamente Don Bruno ha l'alito che puzza di caffellatte e dalla grata che divide il peccatore dal confessore per questo periodo ho inalato il suo fetido alito cappuccinesco che ha generato in me la ripugna per la chiesa cattolico-romana. Spaventoso è lo stato dell'uomo senza fede prova ne sia che il peccato si è impossessato di me. Ogni giorno, mentre insegno le generalità sui miscugli, la tecnica del calcolo percentuale o i riparti proporzionali, sono preda di imbarazzanti erezioni che mi obbligano a correre ai bagni per inusitate masturbazioni. I genitori degli allievi sono insorti e io sono costretto da settimane a girare per la pubblica via con un cappuccio in testa. La barista mi scherza, i vicini vengono a cagarmi in giardino e le ballerine di lap dance mi offendono. Eppure io sono un bravo ometto e non è colpa mia se sono un maniaco sezzuale in preda all'estro. Ti prego dammi consiglio." Gentilissimo professor Santitone, la ringrazio delle accorate parole di stima ma la franchezza m'è d'obbligo: lei non ha speranze. Viviamo in un mondo cattivo ed ingiusto il quale pretende un tributo di sofferenza e alcuni disagi annessi. La faccia finita sul serio: si butti sotto un camion che trasporta sassi e non ci pensi più. La saluto con stima e referenza.
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1 commento:
adesso che so questo vado a cagargli in giardino pur'io
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