E' una notizia recente appena giuntami dal prode Pino Sbando che a rischio e periglio della propria stessa vita è riuscito a farmela pervenire da un quartiere in rivolta di Atene: CICCIUZZO SCONCIAFORNI tra i rivoltosi! Data la gravità dell'evento posto immanemente. Atene ore 16,45 nell'afoso pomeriggio ellenico scoppia la rivolta in un quartiere a cazzo dal nome impronunciabile per un immotivato aumento del prezzo dell'Uzo. Bande di anarco-insurrezionalisti si riversano nelle strade incendiando automobili, rovesciando cassonetti, inneggiando a fantomatici leader mai esistiti e defecando senza ritegno dentro le cabine telefoniche. Nonostante il massiccio intervento delle forze dell'ordine che fino a poco prima oziavano al porto trafficando in contrabbando, la rivolta è degenerata in atti di vandalismo di rara intensità (si parla del 7° grado della scala Mercalli tra gli esperti) con oggettivi disagi per le oneste schiere dei probi cittadini. Circola voce che a capo di una delle bande di rivoltosi vi sia un italiano che i sodali ellenici chiamano CICIUS. Contattati i servizi segreti italiani e usufruendo delle più sofisticate tecniche di riconoscimento somatico tramite disegno su foglio a quadretti si è risaliti al noto CICCIUZO SCONCIAFORNI che nelle patrie cronache risulta essere prigioniero delle Brigate Rosse. Forse siamo di fronte ad un nuovo caso di sindrome di Stoccolma o ad un grande bluff inscenato dal PMP per creare scompiglio nell'agitato panorama politico polesano. La situazione rimane fluida e le notizie si affastellano in modo capriccioso e sbarazzino. Quale sarà la verità? Lo scopriremo solo vivendo!
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