sabato, dicembre 19, 2009

ROVIGO D'INVERNO: IL "BERSAGLIOTTO DI NEVE"



Stupore ed invidia stamane tra le plebi etrusche quando è stato dato l'annucio via etere della costruzione nella città di Rovigo di un imponente pupazzone di neve ritraente l'ormai nota mascotte rodigina BERSAGLIOTTO. Alto 42 metri, l'imponente pupazzo, è stato eretto nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele per la gioia e l'orgoglio cittadino.  I lavori, febbrili, sono iniziati ier sera alle prime avvisaglie della tormenta di neve che si è abbattuta nel Polesine. Uno stuolo di volenterosi zittadini con la passione per la scultura e le bevande alcooliche, si sono immediatamente attivati per erigere il monumento il quale alle prime luci di questa pallida giornata dicembrina è stato inaugurato tra la gioia e il tripudio degli improvvisati artisti. " E' stata dura..." ci confessa  ZINETTO CAVEDAN uno dei promotori dell'originale iniziativa, "....ma  questa ce la invidieranno tutti......un mio amico mi ha detto che si vede anche dai Colli Euganei! Si fottano gli etruschi....Solo noi abbiamo il Bersagliotto di Neve!!". Una vena di sano campanilismo compiaciuto la ritroviamo anche nelle parole di ASTOLFO VENDEMMIATO, di professione frequentatore di sale ippiche, il quale ha dichiarato commosso:" Per noi zente di Rovigo il BERSAGLIOTTO è una figura che ci identifica collettivamente. Se potessi un giorno diventare come lui si realizzerebbe il sogno di tutta una vita!". Ma non tutti sono concordi. Infatti stamane uno sparuto gruppo di contestatori si è presentato in piazza urlando ai quattro venti: "NO SEMO AL ZIRCO, BUTE' ZO CHEL PAJAZO!". Dopo alcuni momenti di tensione culminati in un reciproco scambio di palle di neve tra le due fazioni, la calma è stata riportata dal Sindaco Melchiorri il quale si è presentato a bordo di una slitta trainata da 12 vigili urbani. Ancora in vestaglia da camera e babucce il primo zittadino ha esortato i più facinorosi a chetarsi e dopo un breve saluto si è appisolato in piedi sulla slitta. Sbigottiti i contendenti sono stati colti da una profonda malinconia e quindi si sono recati nei vicini bar ad ubriacarsi fraternamente. Musi lunghi intanto nei corridoi di Palazzo Tassoni ad Adria, dove la notizia non è stata presa bene dal Sindaco Bobo. "E' un colpo basso..." ha confessato al prode Pino Sbando il primo cittadinno etrusco, ".... adesso co' sta storia del pupason molti possibili visitatori della Capitale Etrusca d'Oriente si orienteranno verso Rovigo e i suoi negozi! Ma sapremo reagire con una serie di degne iniziative quali il "Siluro di Ghiaccio" e la posa della prima pietra della metropolitana Etrusca!"
Il popolo etrusco attende ed intanto si è già formato il "comitato per il ritorno della sede vescovile ad Adria".

mercoledì, dicembre 09, 2009

Ennesime proteste da parte di PIERO ITLE' from the space



Ier sera, mentre mi dedicavo alla scrittura di un saggio sulla Aedes albopictus (volgarmente detta zanzara tigre), sono stato raggiunto dall'ennesimo messaggio direttamente dalla DER ADLER in orbita geostazionaria sopra la terra. Mittente il solito Piero Itlè. Ovviamente posto.




Orkenmadonnez di un Erre, per l'ennesima volta sono qui a lamentarmi del servizio da schifo che mi offri. Inutile ricordarti che il vettovagliamento che periodicamente fai giungere con vettore "Bartolini Servizio Spazio" è a dir poco indecente. Ti avevo sollecitato più volte di migliorarlo ma anche l'ultima fornitura è stata degna della tua incapacità. Spacciare cibo per gatti per prelibate "pietanze energetiche tritate" per le mie truppe di cloni è una vera sconcezza e se non fosse per il fatto che quel debosciato di Marrazzo s'è fatto beccare a soffiare "camerdarie" ti avrei volentieri denunciato a "Mi manda Rai Tre".  E che vogliamo dire della manutenzione idraulica della DER ADLER? Ieri sera sono stato al sottolivello 485/N54 a farmi una cagata nella latrina presurizzata n°28. Nel bel mezzo dell'opera il compensatore gravitazionale s'è spento di botto. Inutile dire che ho perso l'aderenza con la tazza e per la latrina hanno iniziato a volteggiare stronzi. Mi si è sporcata tutta la giacca nuova che mi ero fatto fare su misura da Armani... che Odino ti maledica! Oltre a ciò mi avevi promesso il numero telefonico di una misteriosa razza extraterreste in possesso di incredibili segreti che mi avrebbero conferito immani poteri....UN CAZZO! Mi ha risposto il canile di Tirana. Te lo dico ancora una volta maledetto miserabile: mi stai rompendo i coglioni! Vedi di darti una regolata o ti mando giù una squadra di WAFFEN SS CLONI a drizzarti la schiena. Heil Pippo!

giovedì, dicembre 03, 2009

QUEZITO EXZISTENZIALO N° 43.987


Stamane, mentre portavo a termine l'ultimo capitolo del mio saggio "DIFFUSIONE DELLA LEBBRA NELL'AGRO PONTINO TRA IL I° E IL II° SECOLO AVANTI CRISTO" sono stato raggiunto da un messo del comune di HELSINKI il quale mi ha consegnato un papiro con priorità assoluta proveniente da un mio fanz scandinavo. Ovviamente ho riposto carta, penna e calamaio per dedicarmi alla soluzione del difficile quesito esistenziale dell'amico finnico.

"Illustrissimo Erre, fine estimatore di prodotti caseari, eclettico crapulone, stimato cardiochirurgo, chi ti scrive con l'animo affranto è un tuo seguace da anni. Mi chiamo Diocleziano Vattarajnnasajonen di professione disonesto fallito con molteplici carichi pendenti. Ultimamente ho cercato di modificare il mio comportamento sociale frequentando corsi di recupero e di rinserimento sociale presso il SERT finlandese con lusinghieri risultati. Innanzitutto ho smesso di assumere assenzio e ho sospeso il consumo di sostanze psicotrope. Pur tuttavia una vita scellerata ha segnato in profondità il mio carattere. In particolare continuo ad avere comportamenti bizzarri e privi di senso logico. Per ovviare a ciò mi sono presentato al campionato mondiale di staticità statuaria indossando la casacca biancoazzurra della mia nazione. Nonostante sia rimasto in piedi fermo immobile con uno sguardo ebete stampato in faccia per 368 ore, sono stato raggiunto da un giudice evidentemente corrotto il quale mi ha inusitatamente squalificato adducendo il fatto che me ne stavo con le balle di fuori generando inbarazzo tra il pubblico. La cosa mi ha letteralmente atterrito e sono ricaduto in uno stato depressivo maniacale. odio questo mondo crudele che non ammette il mio riinserimento nella società. Sono tentato di prendermi a martellate nei maroni per attirare l'attenzione sul mio avvilente caso. Tu cosa mi consigli o mio vate indiscusso?"

Carissimo Diocleziano, non esitare: FALLO!