giovedì, dicembre 03, 2009

QUEZITO EXZISTENZIALO N° 43.987


Stamane, mentre portavo a termine l'ultimo capitolo del mio saggio "DIFFUSIONE DELLA LEBBRA NELL'AGRO PONTINO TRA IL I° E IL II° SECOLO AVANTI CRISTO" sono stato raggiunto da un messo del comune di HELSINKI il quale mi ha consegnato un papiro con priorità assoluta proveniente da un mio fanz scandinavo. Ovviamente ho riposto carta, penna e calamaio per dedicarmi alla soluzione del difficile quesito esistenziale dell'amico finnico.

"Illustrissimo Erre, fine estimatore di prodotti caseari, eclettico crapulone, stimato cardiochirurgo, chi ti scrive con l'animo affranto è un tuo seguace da anni. Mi chiamo Diocleziano Vattarajnnasajonen di professione disonesto fallito con molteplici carichi pendenti. Ultimamente ho cercato di modificare il mio comportamento sociale frequentando corsi di recupero e di rinserimento sociale presso il SERT finlandese con lusinghieri risultati. Innanzitutto ho smesso di assumere assenzio e ho sospeso il consumo di sostanze psicotrope. Pur tuttavia una vita scellerata ha segnato in profondità il mio carattere. In particolare continuo ad avere comportamenti bizzarri e privi di senso logico. Per ovviare a ciò mi sono presentato al campionato mondiale di staticità statuaria indossando la casacca biancoazzurra della mia nazione. Nonostante sia rimasto in piedi fermo immobile con uno sguardo ebete stampato in faccia per 368 ore, sono stato raggiunto da un giudice evidentemente corrotto il quale mi ha inusitatamente squalificato adducendo il fatto che me ne stavo con le balle di fuori generando inbarazzo tra il pubblico. La cosa mi ha letteralmente atterrito e sono ricaduto in uno stato depressivo maniacale. odio questo mondo crudele che non ammette il mio riinserimento nella società. Sono tentato di prendermi a martellate nei maroni per attirare l'attenzione sul mio avvilente caso. Tu cosa mi consigli o mio vate indiscusso?"

Carissimo Diocleziano, non esitare: FALLO!

Nessun commento: