lunedì, giugno 01, 2009

TRAGEDIA EVITATA!


Poteva rivelarsi come la peggior tragedia degli ultimi cinquant'anni della storia della capitale etrusca d'oriente ma, grazie all'intervento quasi divino del premier, tutto si è risolto con un pò di spavento e preoccupazione. Ma andiamo con ordine. Erano le 10 antimeridiane di ieri quando la signora RENZA RENZI si presenta presso lo studio veterinario del Dott. BUGAZONI con il proprio animale da compagnia LILLY, un'elefantessa di otto anni con gravi problemi di stipsi. "Ha sempre sofferto di stitichezza ma ho sempre risolto il tutto dandole da mangiare un bidone di fave di fuca. Però in questa occasione la situazione si è fatta seria dato che la povera Lilly non defecava da due mesi. Temevo potesse scoppiare ed è per questo che mi sono rivolta al veterinario." rivela la signora RENZI al nostro Pino Sbando che l'ha intervistata. Il veterinario, constatata la gravità della situazione, ha deciso di intervenire somministrando al pachiderma 800 litri di Activia al super bifido ultra attivo che però si è rivelato inefficace. "Solitamente con questa dose di Activia animali di questa mole rispondono positivamente alla cura e smerdano un quartiere intero ma nel caso di Lilly il blocco fecale è rimasto invariato. A quel punto non mi rimaneva altro che intervenire direttamente con la pratica di un clistere liquido\gassoso a base di caffè e propano..." ci ha rivelato il veterinario ".... si tratta di una pratica assai pericolosa in quanto la cannula deve essere spinta nell'ano dell'animale a braccio sino ad una profondità di mezzo metro." Assistito da due collaboratori il Dott. Bugazoni ha iniziato la delicata operazione ma quando tutto sembrava procedere tranquillamente il veterinario ha perso lievemente l'appoggio dalla piattaforma da cui stava operando e scivolando in avanti si è infilato fino alla cintola dentro l'ano dell'elefantessa. Una contrazione involontaria della muscolatura rettale ha ingabbiato il tapino e gli sforzi fatti dagli assistenti per liberarlo sono risultati vani. Il rischio di una asfissia è stato fortunatamente evitato grazie all'utilizzo di un compressore collegato alla cannula del clistere dando la possibilità allo sfortunato medico di poter respirare seppur prigioniero dell'oscuro retto elefantesco. Allertati i vigili del fuoco e gli artificieri la zona è stata transennata e sottoposta a vigilanza armata. "In questi casi solitamente interveniamo segando a metà l'animale.." ci ha rivelato il comandante dei Vigili del Fuoco ADELMO PERTICATO "...ma trattandosi di un raro incrocio tra elefante indiano ed africano sottoposto alla tutela degli animali in via d'estinzione non abbiamo potuto procedere. Inutile adoperare il flessibile per segare l'ano, il pericolo di scintille con tutto quel gas immagazzinato nella bestia avrebbe potuto far esplodere l'intero palazzo e quindi ci siamo seduti ad un tavolo a giocare a carte aspettando qualche genio da fuori!" Febbrili le ore successive che hanno visto alternarsi sul luogo vari luminari di culi di elefante. Nel frattempo la notizia dell'incidente, grazie al tam tam della plebe, arrivava all'orecchio del coordinatore del centro destra etrusco il quale grazie ad un canale privilegiato si è messo in contatto direttamente con il Leader Supremo il quale, nonostante fosse contemporaneamente impegnato a Bari, Napoli, L'Aquila, Toronto, ha dato la sua disponibilità immediata per risolvere il drammatico momento. Tre minuti dopo Berlusconi si paracadutato su Adria e portato a spalle da un galoppino ha raggiunto l'ambulatorio. "E' evidente che ci troviamo di fronte ad un pericoloso pachiderma comunista il quale imprigiona un povero professionista intento nel proprio lavoro. Un modo subdolo per affossare l'imprenditorialità e diffondere il pessimismo che tanto nuoce all'evidente ripresa economica del paese...." ha esordito il premier. "Ciò nonostante ho la soluzione del problema!" Detto ciò ha messo mano ad un telefono cellulare e dopo una brevissima telefonata nel volgere di pochi minuti è arrivato un apecarro del circo MEDRANO il quale trasportava il fachiro indiano BUNDI noto a tutti come ipnotizzatore di elefanti. Pochi minuti di concentrazione e l'elefantessa, sotto l'effetto prodigioso dell'arte ipnotica del fachiro, ha rilasciato un peto da primato il quale ha sospinto il malcapitato veterinario a ottanta metri di distanza. "Ho avuto paura ma nonostante qualche lieve escoriazione e un paio di costole rotte sono sano e salvo. Non mi infilerò mai più in simili situazioni e spero che gli elefanti si estinguano presto!" ha rivelato il veterinario al buon Pino Sbando. Inutile dire che la popolazione tutta è rimasta stupita dalle grandi capacità del premier e molti si sono ripromessi di votare lo schieramento del centro destra. "Solo lui ci può togliere dalla merda!" ha commentato BALDO BALDI attivista di destra. Scorno nell'opposto schieramento il quale sta organizzando un dibattito pubblico sull'avvenuto. La città attende!

2 commenti:

Wil ha detto...

E' sempre un piacere poter contare s'un po' d'informazione alternativa.

E' nata prima la foto o il racconto? Credo la foto: e quando ti ci sei imbattuto, uuuh, la gioia nei tuoi occhi.

Ola.

gambusia ha detto...

semplicemente fantastico, esilarante, ho le lacrime