Uno scandalo
senza precedenti scuote l’amena comunità della capitale etrusca d’Oriente,
quello che nessuno poteva immaginare è accaduto. Ci riferiamo a quanto scoperto
dalle Fiamme Gialle del locale ammiragliato di ADRIA. Dopo alcuni mesi di
appostamenti, riprese filmate, intercettazioni telefoniche, raccolte di
materiale organico, delazioni e consulti mesmerici con la maga Tecla, sono
stati scoperti due finti invalidi il cui riprovevole comportamento criminale
non può che suscitare lo sdegno dell’intero ecumene etrusco d’Oriente. Stiamo
parlando di B.B di anni 45 e di S.N. di anni 44 i quali per ben 25 anni si sono
spacciati per nani ottenendo così un’ingiustificata pensione da parte dell’INPS
nonché svariate agevolazioni quali riduzioni sui biglietti di entrata a cinema,
circhi e teatri, gettoni omaggio alle giostre e anche il superamento delle
fastidiose file ai vari sportelli pubblici. Vergognoso il comportamento dei due
malandrini che per così lungo tempo hanno approfittato dell’ingenua benevolenza
dei generosi etruschi d’oriente. Ma facciamo ordine sull’accaduto. E’ il 1989
quando i due convolano a nozze e nello stesso anno presentano domanda di
pensione all’ente preposto. Mistero assoluto ancor oggi su come sia stato
possibile loro ottenere la pensione ma si vocifera che lo strumento
ricattatorio sia alla base della facilità con cui riescono ad ottenere il
provvedimento assistenziale. Benvoluti dal vicinato, apparentemente impegnati
nel sociale come fondatori di un’associazione di aiuto per nani
tossicodipendenti e alcolizzati, nel 2001 ottengono pure, indegnamente, l’ambito
premio “coppia nana dell’anno”. Conducono vita appartata e si spostano in città
con le loro automobiline elettriche suscitando la simpatia dei più. Il palco su
cui questa recita si svolge inizia a scricchiolare nel 2009 quando una lettera
anonima giunge presso l’alto comando regionale per la lotta ai finti invalidi.
Insospettiti dalle ripetute assenze da casa per lunghi periodi i segugi delle
Fiamme Gialle iniziano le proprie indagini con profusione di mezzi ed uomini.
Da queste emerge un quadro sconfortante e inaspettato. Lui risulta essere un
corazziere in forza dal 1990 mentre lei svolge l’attività di indossatrice
presso le più prestigiose case di moda parigine. Il cerchio si chiude sui due
repentinamente il 28 Novembre del 2013 quando vengono prelevati dal posto di
lavoro e condotti in manette presso la caserma Bolzaneto di Genova. La città,
nel mentre è ferita, imbarazzo e sdegno risultano anche dal portavoce del
Comune di Adria il Sig. Ottimio Sguazzo il quale ci ha rilasciato la seguente
dichiarazione a nome di tutta la ziunta etrusca d’Oriente: “ Siamo sbigottiti,
stupefatti e anche un po con le balle girate visto come questi due mariuoli ci
hanno preso per i fondelli. A tal proposito il progetto riguardante una borsa
di studio per nano letteratura verrà sospesa e ci costituiremo parte civile nel
processo contro i due infingardi!” Lapidario il Caporale Ambrogiotti,
coordinatore delle indagini per il territorio etrusco d’oriente, il quale ci
dice: “So brutte cose, mi sento beffato pure io a carattere personale quando più
volte ho spinto le loro vetturette quando mi dicevano che erano in panne con
difficoltà di avviamento per poi scoprire che le batterie funzionavano
perfettamente. Vi prego lasciatemi nel mio dolore.” Davvero un brutto episodio con il quale si
conclude un nefasto 2013. Umiliata la cittadinanza si ritroverà per una veglia
di preghiera il primo giorno di carnevale. E’ tutto un magnamagna!
domenica, gennaio 05, 2014
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