venerdì, marzo 18, 2011

Risorse dell'economia Polesana: lo stilista Alcide Perniciotti.


Gran serata di gala ier sera presso l'oramai noto “Bar dalla Pina” per due eventi clamorosi i quali hanno attirato un vasto e competente pubblico. Dopo continui rinvii si sono, finalmente, inaugurati i nuovi servizi igienici del prestigioso locale e per l'occasione si è tenuta una sfilata di moda dell'enfant prodige della moderna sartoria etrusca d'Oriente Alcide Perniciotti. Non potendo essere presente all'evento per i miei ben noti impegni inderogabili ho inviato alla kermesse mondana il fido Pino Sbando per raccogliere spunti di saggezza dal prestigioso concittadino. Ligio al dovere di cronaca e spoglio dall'oscurantismo intellettuale tipico delle testate giornalistiche locali posto con letizia.

Pino Sbando: “Stimati concittadini, vituperati cugini rodigini e altre tribù polesane è con una certa fremente emozione che mi accingo ad intervistare una delle firme più prestigiose della moda mondiale: Alcide Perniciotti. Ci troviamo nel camerino del geniale sarto allestito in fretta e furia nei rinnovati bagni del rinomato locale “Bar dalla Pina” per un'intervista esclusiva che il Perniciotti ci ha concesso. Ci attende seduto sul water mentre sfoglia alcuni suoi bozzetti i quali non soddisfacendolo userà come carta igienica.
Caro Maestro buonasera e grazie di averci dato la possibilità di questa intervista esclusiva.
Alcide Perniciotti: “ Cristo d'un Dio un attimo non vede che sono impegnato?”
P.S.:” Ops! Mi scusi, non pensavo che il processo creativo da lei applicato si estendesse full immersion in ogni momento del giorno!”
A.P:” Ma quale processo creativo; sto cagando! Ma cos'è cieco? Via, fuori di qui e mi attenda nel locale lavabo...... jokken ech mal d'pansa.”



30 MINUTI DOPO.



P.S: “ Cari lettori si sente un cigolare di porta e mentre assisto alla fuga di alcuni topi dal bagno vedo apparire il trafelato stilista sbiancato in volto. Maestro, la vedo un po' in affanno....vuole che le vada a prendere un cordiale?”
A.P.:”Ma quale cordiale, mi ci vorrebbe il bombolone dell'ossigeno altrochè! Comunque suvvia passiamo all'intervista che i miei fanz mi attendono in sala.”
P.S:” Perfetto. Alcuni informazioni su di lei maestro. Definito dalla nota rivista di moda “STRASSE” come “Il sarto di Buddo” lei inizia la sua attività creatrice frequentando i più famosi atelier di moda del mondo. Discepolo del Versaccio si trasferisce poi dal maestro Armando frequentando la sartoria dell'ex casello ferroviario di Borgo 25 Luglio. Nel 1997 esordisce con la sua prima collezione accolta dal mondo della moda come “una rivoluzione epocale”. Crea abiti su misura per prestigiose figure mondiali tra cui ricordiamo il Colonnello Gheddafi, Bokassa, Pierocadavere Pacciani e l'omino della Michelin. Vittima dell'invidia nel 2001 viene accusato ingiustamente di avere rapporti zezzuali con alcuni pigmei esuli in Italia e con una zebra del circo Barum. Nonostante la macchina del fango messa in moto nei suoi confronti, la verità viene a galla e si scopre che di fatto non era lei ad avere rapporti con pigmei e zebre ma bensì il contrario. Nel 2009 la consacrazione. Veste gli spazzini di Calcutta, realizza le livree delle maschere del circo Togni, crea i cappotti di Silvio Berlusconi e disegna le canottiere di Bossi. Valore aggiunto dell'economia polesana nel 2010 riceve le chiavi della città di Adria e la sera stessa le smarrisce in una discoteca di Iesolo durante un rave. Idolo delle jovani, invidiato dai teddy boyz di tutto il mondo tiene alto il vanto etrusco d'Oriente sfornando collezioni di abiti dalle linee audaci ed originali.
A.P.:”Tutto vero cazzo! Tutto vero.”
P.S.:” Ma ci dica esimio, cosa ne pensa della moda contemporanea?”
A.P:” Definirla noiosa è un eufemismo cortese. La creatività dei miei colleghi sembra essersi persa in una desolata pietraia dove gruppi di corvi banchettano con carogne di animali domestici abbandonati dai loro padroni. Provo un senso di rivoltante disgusto per questi manichini incapaci della benchè minima innovazione. La morte della fantasia la definirei.”
P.S.: “Parole sante. Ma veniamo alla sfilata di questa sera. Cosa proporrà al raffinato pubblico etrusco oltre al bel completino che indossa?”
A.P:” Per il jovine moderno propongo una canottiera in visone abbinata ad un paio di jeanz in denim. Un paio di comode scarpe ortopediche con il tacco davanti e un borsello in laminato plastico completano l'opera dando dinamismo alle forme. Per la jovine moderna e mai scontata, propongo un top di pizzo abbinato ad una gonna al ginocchio realizzata con un'unica fetta di mortadella con i pistacchi. Ciabatte marroni e come borsa una bella sporta del Lidl. Bella e appetibile come un panino Camogli dell'autogrill.
P.S:” Jeniale direi. E per l'uomo e la donna maturi?”
A.P.:”Un tocco di classicità ma non stucchevole. Per lui, uomo in carriera, un pratico cappotto in legno d'abete, camicia in balsa e un comodo pantalone in tolla conferiscono una austera rigidità al portamento. Calze in lana senza scarpe e uno spiritoso cappellino in paglia come copricapo smorzano la marzialità apparente rivelando un animo gentile e proiettando un'immagine rassicurante. Per lei invece una vestaglia con svariati rattoppi languidamente aperta che lasci intravedere un buffo pagliaccetto in velluto a coste grosse. Un paio di spiritose pantofole viola completano l'opera. Una sciattona fantasiosa che non si arrende al conformismo. Tutto per soli 9,000 €uri al capo e per chi acquista due modelli un televisore digitale 19 pollici in omaggio più una mia foto autografata.
P.S:” Mio Dio ma come riesce a creare tutto ciò nel volgere di poche ore?”
A.P.: “ Mi drogo con massicce dosi di sostanze psicotrope.”
P.S.:” Cari amici dopo questa credo che sia giunto il momento perchè io mi rechi in riviera Roma per un copioso sbocco in canale. Per questa sera è tutto. Buona fortuna a tutti.”