sabato, aprile 11, 2015

IL RITORNO DI CINCINNATO






Etruschi d'Oriente, come ben sapete similmente a Cincinnato ho deciso di ritirarmi in campagna ove ho allestito il mio nuovo segretissimo laboratorio per la realizzazione di propellenti per vettori spaziali. La vita bucolica che tanto mi giova e che mi trasformato in un divoratore di bacche e tuberi mi ha reso un essere mansueto dedito all'aratura dei campi, alla pastorizia e alla produzione casearia. A turbare questa mia quiete senile ha provveduto il mio fido liberto Pino Sbando il quale mi ha edotto al fatto delle prossime elezioni che si terranno nella tetra Rovigo capitale dei ben noti cugini. A tal proposito ho dato disposizioni a Pino perchè s'aggiornino le plebi etrusche d'Oriente su codesta inusitata manifestazione democratica. Vi lascio con una massima dell'antico poeta latino RENATO la quale  recita:" TESTICULOS TANGERE OMNIA MALA FUGAT". Haloa. 

giovedì, marzo 13, 2014

LE AVVENTURE DI SFORTUNATO: BOLOGNA.


Come giovane imprenditore polesano ho anche io la mia bella passione per la vita mondana. Durante la settimana curo gli affari della mia impresa ma la domenica mi prendo i miei agi. Io viaggio, sissignori mi piace vedere il bel mondo a me. Tre anni fa sono stato a Bratislava in corriera alla sagra dell’insaccato. Organizzava il viaggio l’Auser di Rovigo. Gli anziani nel vedermi si sono commossi e mi hanno eletto uomo dell’anno. Da quella volta ho deciso che ogni Domenica sarei stato in giro a rilassarmi. Ho visitato parecchi posti tipo Bovolone, Candiana, Buso, sono stato anche a San Marino a comperarmi i coltellini. Una delle mie mete preferite rimane Bologna. Ci vado ogni ultima domenica del mese. Di buon mattino prendo l’ape e corro in stazione a Rovigo a prendere la Freccia Rossa, passo dritto dalla biglietteria, attraverso i binari perché l’ambiente claustrofobico del sottopassaggio mi fa venire le crisi d’asma e appena si apre il portellone del treno salto su e mi infilo nella ritirata perché amo viaggiare sprovvisto del biglietto. A volte capita che un passeggero si lamenti del fatto che il cesso risulti occupato perennemente, prende e va dal capotreno a protestare. Il tizio io lo conosco, fa sempre la stessa tratta l’ultima domenica del mese, di lui mi fido in quanto apparteniamo allo stesso club di guardoni che di notte va dietro il parcheggio dell’Iperlando a spiare le coppiette. Tra di noi è nata una bella complicità e quindi al riottoso passeggero spiega che dentro la ritirata sta operando un tecnico dell’Asl per monitorare la presenza di vibrioni fecali a bordo dei convogli delle ferrovie. Il passeggero si sente soddisfatto della spiegazione, prende e va alla carrozza ristoro posizionata a metà convoglio e beve alcune VecchiaRomagna. Li ci trova una psicologa del SERT che fa opera di conforto per alcolizzati e di secondo mestiere gestisce un’agenzia matrimoniale. Alla fine del viaggio al passeggero viene ritirata la patente per due anni e si ritrova sposato con una procace donnona moldava. All’arrivo a Bologna attraverso il piazzale e mi reco alla fermata del 34 che sta di fronte alla stazione. Il conducente del turno domenicale del mattino è un Maori con il volto completamente ricoperto da tatuaggi tribali. A guardarlo mette paura ma si tratta di un buon cristiano con una triste storia alle spalle. Era arrivato in Italia con la promessa di fare il pilone al Rugby Badia Polesine ma il giorno della visita medica si era scoperto che sotto la pelle di daino posta sulla calotta cranica faceva bella mostra una placca in titanio frutto di un’operazione a cranio aperto a seguito di un colpo di badile inflitto al malcapitato da suo cugino Billy per futili motivi. In quelle condizioni era chiaro che se fosse morto in campo, a seguito dell’esplosione della placca durante una mischia, si sarebbe corso il pericolo di una crisi diplomatica con la Nuova Zelanda con gravissime ripercussioni sul mercato internazionale dei Kiwi. Il vice-presidente della squadra, mosso a compassione, gli propose allora di essere assunto all’Atac e in omaggio gli implementava la buona uscita con un matrimonio combinato con la cugina dell’amministratore di condominio del primo dirigente del servizio pubblico felsineo con cui aveva fatto il servizio militare a Savona. Detta così la cosa poteva sembrare accettabile anche perché la moglie acquisita portava in dote  un appartamento in quartiere Bolognina, un cospicuo pacchetto azionario della Granarolo, un trattore Landini, una Fiat croma e una collezione di monete in oro valutate da Bolaffi sui 750.000 €uri. Il problema era la sposa. Si trattava di un donnino con gli occhi piccini iniettati di sangue eternamente scossa da fremiti nervosi dovuti alla sua inguaribile gelosia. Schiava di tale condizione seguiva il marito durante il turno di servizio posizionandosi nel fondo del mezzo grazie ad un abbonamento emesso ad hoc dall’azienda comunale dei servizi pubblici. Sottoposto a questo trattamento al buon Maori era venuta un’ulcera gastrica e una grave forma di emorroidi. Circolava voce che a Bologna venisse definito “l’uomo meno invidiato del mondo”, lui lo sapeva e di notte per scaricare i nervi soffocava i piccioni in Piazza Maggiore presi al volo con la bocca. Tolto quest’ultimo macabro particolare rimaneva il ragazzone di una volta quando con gli amichetti di altre tribù, nel simulare antiche battaglie, si scagliavano a vicenda giavellotti avvelenati sulla battigia della spiaggia. Quando salgo sull’autobus lo fisso un secondo poi gli faccio secco: “abbonato grande invalido.”, lui sibila tra i denti frasi in una lingua sconosciuta poi parte a razzo senza curarsi degli anziani che precipitano al suolo dentro il mezzo. All’altezza degli istituti universitari pigio la prenotazione di fermata all’ultimo momento, lui inchioda di brutto e butta a gambe all’aria gli stessi vecchi che si erano rialzati da terra alla fermata precedente. Sta roba fa un sacco sano, stimola i riflessi dei canuti viaggiatori e li rende vigili oltre che nevrotici. Di domenica mattina passeggiare a Bologna ti mette di buon umore, ti schiarisce le idee e per un giovane imprenditore è un buon momento per stimolare la fantasia e creare progetti. Mentre passeggio mi guardo riflesso nelle vetrine, fa bene alla mia autostima e mi da agio di rimirare il mio look molto trendy. Indosso, nel periodo invernale, un montone lungo fino alle caviglie, liso sui gomiti (fa molto vissuto) sbottonato in modo da mettere in risalto il mio pigiamone in acrilico giallo extra aderente. Ho scelto il giallo perché è un colore che mimetizza l’ontone patinato che si accumula sul capo stesso e conferisce quell’alone perlaceo che tanto piace ai giovani moderni. Ai piedi sfoggio un paio di stivaletti in finto coccodrillo comprati alla BATA di Tirana da mio cugino Ernesto nel 2008. Fatta la passeggiata arrivo alle torri e li mi piazzo fisso a guardarmi in giro. Le torri sono due ruderazzi di cui una mezza storta. I turisti arrivano li e le fissano e poi fanno le foto. Io dico a questi sprovveduti che a Rovigo ci sono uguali ma più piccole e che se ti presenti in Piazza Matteotti come turista arriva il Sindaco Piva che ti abbraccia, ti offre il caffè o la spuma nel bar che più ti aggrada e poi ti fa pure cittadino onorario del capoluogo polesano. Per questo servizio promozionale sul turismo alternativo in Polesine la Provincia di Rovigo mi da 1 n€uro per ogni turista contattato previo presentazione di prova fotografica dell’avvenuto contatto. Dopo un pezzo che sto li fermo a fare il promoter turistico mi prende la fame e allora tiro fuori da una delle tasche del montone una scatoletta di tonno Nostromo per fare un rapido spuntino. Le turiste rimangono affascinate e molte di loro mi chiedono se voglio diventare il loro fidanzato. La cosa è imbarazzante anche perché non sono interessato a rapporti lunghi e sentimentali al massimo come contro proposta propongo un rapporto non protetto dentro ai bagni della stazione centrale. Domenica scorsa ero lì che mi dedicavo a ruttare quando dall’altra parte della strada vedo Gianni Morandi che mi fa segno di raggiungerlo. Passo la strada e dopo i soliti saluti di rito Gianni mi fa: “ Senti Sfortunato, in nome della nostra vecchia amicizia volevo proporti una cosa.” “Dimmi tutto Gianni.” Faccio io.
“Allora guarda, come ben sai io sono il Presidente onorario del Bologna Calcio ma siccome mi sono rotto i coglioni di andare tutte le domeniche allo stadio volevo proporti di sostituirmi fino alla fine della stagione. Nel mentre io mi chiudo dentro uno studio di registrazione e mentre compongo il mio prossimo LP mi faccio tingere i capelli dai fratelli Bundi. Che ti pare della proposta?”

Ora io sono un giovane imprenditore polesano e come tale sono sempre oberato da impegni ma ad un vecchio amico non me la sono sentita di dirgli di no. Ho preso il quadernone Pigna dalla tasca interna del montone ed ho segnato tutti gli impegni calcistici domenicali. Alla fine siamo andati in un localino trendy e con 6.000 €uri ci siamo bevuti ben tre camparoni a cranio. Alla fine della giornata Gianni mi ha accompagnato in stazione portandomi sul tubo della sua bici e durante il tragitto siamo cascati per terra quattro volte.  Come saluto finale e in nome delle tante bischerate fatte insieme ci siamo salutati con una virile stretta di maroni reciproca. Mi fa bene andare a Bologna.

martedì, febbraio 11, 2014

sabato, febbraio 01, 2014

LA VENDETTA.


LA VENDETTA DEL DORMIENTE.

domenica, gennaio 05, 2014

ADRIA: TRUFFANO L'INPS FINGENDOSI NANI.


Uno scandalo senza precedenti scuote l’amena comunità della capitale etrusca d’Oriente, quello che nessuno poteva immaginare è accaduto. Ci riferiamo a quanto scoperto dalle Fiamme Gialle del locale ammiragliato di ADRIA. Dopo alcuni mesi di appostamenti, riprese filmate, intercettazioni telefoniche, raccolte di materiale organico, delazioni e consulti mesmerici con la maga Tecla, sono stati scoperti due finti invalidi il cui riprovevole comportamento criminale non può che suscitare lo sdegno dell’intero ecumene etrusco d’Oriente. Stiamo parlando di B.B di anni 45 e di S.N. di anni 44 i quali per ben 25 anni si sono spacciati per nani ottenendo così un’ingiustificata pensione da parte dell’INPS nonché svariate agevolazioni quali riduzioni sui biglietti di entrata a cinema, circhi e teatri, gettoni omaggio alle giostre e anche il superamento delle fastidiose file ai vari sportelli pubblici. Vergognoso il comportamento dei due malandrini che per così lungo tempo hanno approfittato dell’ingenua benevolenza dei generosi etruschi d’oriente. Ma facciamo ordine sull’accaduto. E’ il 1989 quando i due convolano a nozze e nello stesso anno presentano domanda di pensione all’ente preposto. Mistero assoluto ancor oggi su come sia stato possibile loro ottenere la pensione ma si vocifera che lo strumento ricattatorio sia alla base della facilità con cui riescono ad ottenere il provvedimento assistenziale. Benvoluti dal vicinato, apparentemente impegnati nel sociale come fondatori di un’associazione di aiuto per nani tossicodipendenti e alcolizzati, nel 2001 ottengono pure, indegnamente, l’ambito premio “coppia nana dell’anno”. Conducono vita appartata e si spostano in città con le loro automobiline elettriche suscitando la simpatia dei più. Il palco su cui questa recita si svolge inizia a scricchiolare nel 2009 quando una lettera anonima giunge presso l’alto comando regionale per la lotta ai finti invalidi. Insospettiti dalle ripetute assenze da casa per lunghi periodi i segugi delle Fiamme Gialle iniziano le proprie indagini con profusione di mezzi ed uomini. Da queste emerge un quadro sconfortante e inaspettato. Lui risulta essere un corazziere in forza dal 1990 mentre lei svolge l’attività di indossatrice presso le più prestigiose case di moda parigine. Il cerchio si chiude sui due repentinamente il 28 Novembre del 2013 quando vengono prelevati dal posto di lavoro e condotti in manette presso la caserma Bolzaneto di Genova. La città, nel mentre è ferita, imbarazzo e sdegno risultano anche dal portavoce del Comune di Adria il Sig. Ottimio Sguazzo il quale ci ha rilasciato la seguente dichiarazione a nome di tutta la ziunta etrusca d’Oriente: “ Siamo sbigottiti, stupefatti e anche un po con le balle girate visto come questi due mariuoli ci hanno preso per i fondelli. A tal proposito il progetto riguardante una borsa di studio per nano letteratura verrà sospesa e ci costituiremo parte civile nel processo contro i due infingardi!” Lapidario il Caporale Ambrogiotti, coordinatore delle indagini per il territorio etrusco d’oriente, il quale ci dice: “So brutte cose, mi sento beffato pure io a carattere personale quando più volte ho spinto le loro vetturette quando mi dicevano che erano in panne con difficoltà di avviamento per poi scoprire che le batterie funzionavano perfettamente. Vi prego lasciatemi nel mio dolore.”  Davvero un brutto episodio con il quale si conclude un nefasto 2013. Umiliata la cittadinanza si ritroverà per una veglia di preghiera il primo giorno di carnevale. E’ tutto un magnamagna!

mercoledì, novembre 28, 2012

lunedì, ottobre 29, 2012

Ennesime proteste da parte di Piero Itlè.



Stamane, verso le 4,30 antimeridiane, mentre stavo portando a termine il mio ultimo saggio:”CUCINARE IN MODO ALTERNATIVO. 512 RICETTE A BASE DI SABBIONE”, sono stato raggiunto da un messaggio cifrato sulla linea diretta proveniente dalla DER ADLER, la ormai ben nota astronave di mia progettazione che gravita in orbita geostazionaria a 36.000 kilometri d’altezza. Ovviamente il messaggio proveniva direttamente dal pugno teutonico del vecchio Piero Itlè. Non potendomi esimere dalla diffusione dello stesso posto con celerità.

 

“Erre, che Odino ti stramaledica per l’ennesima volta! Maledetto inetto la mia pazienza ha questa volta raggiunto il limite. Per prima cosa voglio segnalarti che i numeri di telefono che mi hai fornito per contattare civiltà stellari in grado di fornirmi le armi di distruzione di massa per la conquista dell’intero cosmo si sono rivelati per l’ennesima volta tutti sbagliati. Addirittura il primo era il mio stesso telefono e me ne sono accorto solo dopo mezz’ora in cui ho parlato con me stezzo. Ma voglio tralasciare questo punto per dedicarmi alla tua ultima realizzazione ovvero il trasformatore di materia che tu hai definito con scarsa fantasia “Trasformatore di materia uguale a quello di Star Trek”. NON FUNZIONA CAZZO! La settimana scorsa ho dato ordine alle mie fidate SS cloni di montare l’apparecchio da te fornitoci e dopo immani sforzi dovuti al fatto che le istruzioni erano in caratteri cuneiformi siamo riusciti ad assemblarlo anche se non si è capito bene quale utilità avessero le 12 coppie di sifoni per cesso chimico accluse al materiale di montaggio. Ebbene ho dato ordine al Gaulaiter Otto Strassen di posizionarsi sull’apposita piattaforma per un primo collaudo e dopo averlo lanciato nello spazio lo abbiamo visto riapparire sotto forma di cubo di carne. Presi da pietà lo abbiamo finito con un colpo di Luger. Grazie al cielo il caporale Herman Blutte si è accorto che una delle valvole era stata montata alla rovescia ed in una sede diversa sul pannello di trasferimento ionico. Datosi che si erano fatte le nove del mattino e che non avevo ancora fatto colazione ho deciso, con sommo sprezzo del pericolo, di utilizzare io stesso il trasformatore anche per ritemprare lo spirito guerresco dei miei bravi. Ho puntato il regolatore di trasmissione sulla pasticceria ARBEIT MACH FREI di Stoccarda dove si servono dei pasticcini alla crema assolutamente fantastici. Diavoli dell’inferno, corpo di mille balene nonché jokken, il giroscopio del trasformatore era danneggiato e mi sono materializzato a BALTIMORA alla festa annuale dell’associazione “RABBINI AMERICANI MOLTO AMICI DELLA MOGLIE DEL SINDACO DI BALTIMORA”. Solo grazie alla mia presenza di spirito ho evitato un immediato linciaggio da parte di alcuni uomini del Mossad. Infatti porto sempre con me una barba posticcia da rabbino capo e l’inconfondibile cappellino da devoto semita. Sfortunatamente ho tralasciato di togliermi il bracciale con la svastica e ciò mi è costato un poderoso pugno in bocca da uno studente talmudico e una precipitosa fuga per le strade della città nord americana. Grazie al cielo mi sono infilato nel retro di una pescheria dove sono riuscito a attivare il trasformatore il quale mi ha permesso di raggiungere la mia amata nave spaziale. La crisi nervosa successiva a questi rovinosi avvenimenti ma ha obbligato a seguire la mia solita tecnica di rilassamento ovvero fare seghe al mio fedele cane lupo Bobi 4.918. Ora voglio che sia ben chiara una cosa: sono arcistufo delle tue insopportabili mancanze che fanno di te un essere del tutto inutile ai miei progetti millenari di conquista dell’Universo.  Sappi che la misura è colma e mi attendo grandi risultati o giuro che farò esplodere il mega vulcano immerso nell’oceano vicino alle Hawai causando innumerevoli lutti e gravi danni alla pesca sportiva d’altura. Addio cialtrone. Eil Pippo!

sabato, luglio 21, 2012

VIBRATE PROTESTE DA PARTE DEGLI AUTORI ESCLUSI DALL'INIZIATIVA ETRUSCA D'ORIENTE "ADRIA LEGGE IN CENTO MINUTI" (prima protesta)


Stamane, mentre portavo a compimento l’ultimo capitolo della mia opera titanica “ INFLUENZE DEL TEATRO KABUKI SULLA PRODUZIONE CULTURALE VENETA DEL DICIANNOVESIMO SECOLO” (opera finemente rilegata in cartongesso ed impreziosita da una serie di stampe a tiratura limitata realizzate dal maestro nippo-italiano GENNARO WATANABE ritraenti volti di persone che dormono a teatro) sono stato raggiunto, con mio sommo fastidio, dal solito nano in bikini il quale mi consegnava un papiro vergato a mano dall’amico artista GION BOMBONATO. Motivo del messaggio erano le sue lagnanze per non essere stato invitato alla lodevole iniziativa etrusca d’Oriente ADRIA LEGGE IN CENTO MINUTI. Seppur sfibrato dai notevoli impegni intellettuali nonché da una corposa bevuta, ho ritenuto doveroso postare di seguito il suo sentito quanto sincero messaggio intriso di delusione, avvilimento e prostrazione.



“Stimato Erre, amico sincero, fulgido esempio di rancoroso giocatore di scacchi fallito, faro nelle buie notti di noi artisti inconcludenti e senza futuro, chi ti scrive oggi, con la morte nel cuore , è il tuo fido amico GION BOMBONATO. Io sono qui che ti scrivo come un uomo che procede danzando tra la vita e la morte, come potessi svegliarmi come un sonnambulo tra due abissi e lasciarmi cadere. Seppur, come tu ben sai, io abbia sempre avvertito la mia anima come un paesaggio oscuro , lontano dagli uomini, ricco d’oro e di cose rare e cinto tutto attorno da un’impenetrabile foresta, non ti posso nascondere la mia profonda delusione dal non essere stato invitato a declamare nessuna delle mie opere alla manifestazione ADRIA LEGGE IN CENTO MINUTI. Pur apprezzando i nobili intenti degli stimati organizzatori non posso che sollevare il mio urlo di dolore innanzi a cotale mancanza. Io GION BOMBONATO, fine dicitore, austero poeta, drammaturgo di fama intercomunale, saggista riconosciuto, narratore certosino, si io, dimenticato ed escluso! Eppure le mie opere sono gelosamente custodite in svariate biblioteche di paesi immaginari, le mie poesie decantate selvaggiamente in molteplici piazzali di ipermercati dopo l’orario di chiusura e le mie commedie rappresentate negli ariosi giardini di varie cliniche per disajati mentali. Non certo per vanità ma per justa conoscenza ai più credo sia doveroso, di seguito, citare i numerosi premi a me attribuiti nel tempòo da jurie degne di tutto rispetto.


1998: PREMIO GIUBERTONI come “autore famoso per non essere famoso”.


1999: PREMIO BUONO SPESA DA 50.000 MILLELIRE come “miglior autore finto giovane”


2000: PREMIO ABBRACCIO DA PARTE DI MIA MADRE come “miglior augurio di Buon anno al cenone familiare”


2001: TARGA IN PELTRO PREMIO RENATO RENATI come “stornellatore stonato ma volenteroso”


2002: PREMIO CAPPELLO IN PAGLIA “CONCIMI RAGGIO DI SOLE” come “miglior poesia sconcia dialettale”


2003: PREMIO ABBONAMENTO TRE GIRI SU GIOSTRA DISCHI VOLANTI come “miglior declamatore canzoni di UMBERTO TOZZI alle giostre”


2009: PREMIO SCALAMBRA per l’opera teatrale IN DIALETTO VENETO: “A NE GHE’ PIU’ VIN IN TOLA!”


e non voglio segnalare qui, per modestia, le varie mance raccolte fuori dalle Chiese durante il periodo natalizio dove recitavo poesiole inventate al momento.


Orgogliosamente ora mi ritiro nel mio eremo ad affogar la mia delusione tra vini e droghe sintetiche, fuggendo dai palchi ove, indossando vesti malandate, consunte gualdrappe guarnite di lustrini, sconosciuti autori d’altri lidi s’agitano in una parodia dell’arte. ADIEUX, VA DO A VIVERE AD AGNA!






Caro GION, ti sono vicino, talmente vicino da sentire il tuo caldo alito speziato, nell’augurarti buon viaggio ti prego di non tornare mai più. Haloa.


mercoledì, giugno 20, 2012

LA LEGA NON SI ARRENDE E RIPARTE CON SANTE PEPPATO detto RENGA.


Inutile nasconderlo, le recenti vicissitudini che hanno scosso la LEGA NORD hanno avuto un forte impatto anche negli assetti provinciali del movimento politico. La burrasca giudiziaria, le voci di presunti intrighi e ruberie hanno messo agitazione in tutti i militanti creando notevoli discussioni molte delle quali si sono tenute in ameni locali del Polesine. Anche nella Capitale Etrusca d’Oriente il confronto è stato intenso ma alla fine di lunghe ed approfondite discussioni il movimento si è ricompattato e con pragmatismo è stato eletto il nuovo portavoce del movimento il quale si ritiene certo di riportare nuova linfa al progetto federalista padano. Stiamo parlando di SANTE PEPPATO, uomo delle prime ore della Lega, il quale dopo un periodo di ostracismo all’interno del partito ha ritrovato la propria collocazione politica e fiero della sua lunga e comprovata militanza ha preso le redini dell’apparato organizzativo e comunicativo della sezione basso polesana. Interessato a quanto accaduto ho incaricato il fido Pino Sbando di recarsi presso il ponaro del buon Sante Peppato per raccogliere dalla sua viva voce i propri intendimenti e progetti futuri per la LEGA NORD POLESANA. Ligio alla buona regola della diffusione delle notizie posto con la dovuta solerzia.



Pino Sbando:” Jentili amiche etrusche d’oriente e onorevoli concittadini etruschi, mi trovo oggi presso il ponaro, completamente ricoperto in eternit, del novello portavoce della LEGA NORD il Sig. SANTE PEPPATO detto RENGA per un’intervista esclusiva dove ci illustrerà le future linee programmatiche del movimento. Attraversiamo a piede lesto il malconcio prato disseminato di smerdari di galline e ci appropinquiamo presso l’ufficio-abitazione dell’imprenditore avicolo momentaneamente prestato alla politica. Bussiamo con vigore barbaro ed entriamo nel locale cucina-tinello-gabinetto-ufficio ove in fiera posa il Peppato ci attende. Eccoci. Egregio Sig. Peppato buon giorno!”


SANTE PEPPATO: “Buona Padania a tutti!”


P.S.:” Mi scusi ma qua ci siamo solo io e lei.”


S.P:” Silenzio smidollato, la mia è la voce della libertà dei popoli nordici che come onda che s’infrange sullo scoglio riecheggia nei cuori dei Veneti liberi ed indomiti mai più schiavi di Roma ladrona jokken!”


P.S.:”Bene, grazie del complimento e passiamo alle domande. Sig. Peppato gli ultimi fatti di carattere giudiziario che hanno riguardato il Carroccio hanno indubbiamente scosso le coscienze dei militanti e suscitato ilarità tra i più. L’espulsione di Rosy Mauro, i fattacci sugli investimenti in Tanzania, le furbate del Trota e i bisticci tra bossiani e maroniani non giovano certo all’immagine di una Lega federalista, fuori dagli intrighi romani e votata all’interesse dei popoli padani. Come intende reagire a codesto stato delle cose?”


S.P.:” Si tratta in maniera inequivocabile di un complotto ma se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. Io go sempre ditto questo. Ci faccio un esempio: mio cugino Ermanno da Feltre in ogni bar che ci entrava faceva sempre taccone e poi diceva “Paroni casa nostra, Roma latrona pago doman quatro teroni!” Insomma con sta storia ha fatto bufi per 40.000 n€euri tra paste, macchiatoni, amari Averna e videopoker. In questa maniera ha gietato un alone di merda sulla Lega. Lui deve pagare. Diverso è il comportamento di quei seri Leghisti che tanto si sono prodigati per sedersi su tutte le careghe degli enti di secondo grado, nelle fondazioni e nei consigli di amministrazione pensando al bene dei padani e combattendo la invasione dei nigri e dei cinasi. Se poi quando fano la denuncia di rediti e ci metono 1900 n€uri al ano e poco ma sicuro che sono militanti che patiscono la fame per la PATANIA LIBARA. Io sono con luri….eco…un atimo che ho un brontolone di panza.”


(il Sig. Peppato strabuzza gli occhi ed emette un roboante peto)


P.S.:” Cristo Santo ma che indecenza!”


S.P.:” Tipico atteggiamento da Italiano parassita comunista filo romano. Sappia, caro il mio cialtrone, che la scureggia dell’uomo padano deve essere lunga, rumorosa e soprattutto fetida! Viva Pontida, viva Gussano, viva Bosso, viva il risotto stracotto e la polenta freda!”


P.S.:”Orbene, quali saranno le principali iniziative da lei proposte per convincere i delusi che il movimento della Lega non si è supinamente adeguato al modello consociativo della politica nazionale’


S.P.:” Tornare alle origini jokken! Innansi a tuto ritornare tra la GGente e scoltare tuti, ma proprio tuti, i deliri in bar, controllo del territorio con le novelle RONDE PATANE, lotta ai criminali cinasi e i spaciatori nigri, calmiere dei prezzi delle prestazioni sessuali delle donnacce rumene, uscita plateale a base di rutti e scuregge dal N€uro e via libara all’introduzione della moneta padana.


P.S.:” Un programma ambizioso direi, ma andiamo per ordine. Ci parli delle Ronde Padane.”


S.P.:” Ci è stato un calo di attenzione sul controllo del territorio perché ci siamo lasciati informigolare i xervej da tutte le bojade di alleanze politiche per avere il federalismo con Berluscone ma ci ha tradito. E’ ora di basta, ci dobiamo riappropriare del territorio, di ogni via, quartiere, canale, scolina, appessamento gricolo, fognadure e cabine telefoniche della nostra amata patria e questo non può avvenire che attraverso un minuzioso controllo del territorio. Guardi qua la nuova divisa delle ronde che mi sono appena inventato. Tutta verde militare, ignifuga, impermeabile, riconoscibile ed elegante in quanto mette in risalto la virilità dell’omo padano.”


P.S:” Se intende quella che sfoggia mi permetta di dirle che sembra il costume carnevalesco di un folle ricoverato al manicomio navale di Savona!”


S.P: “Silenzio pidocchio! Maledetto cialtrone al soldo della Korea del Nord mi lasci finire i miei importanti projetti. Passiamo alla moneta.”


P.S.:” Mi scusi ha ragione sono un anti democratico.”


S.P.:” Vigliacco, queste scuse non ti permetteranno di evitare la mia collera quando sarò ministro degli interni del Comune di Adria! Comunque, torniamo a bomba sul problema della moneta.


P.S.:”Esatto.”


S.P.:” La nostra idea è quella del sistema misto moneta corrente-//-baratto. Spiego al volgo padano. Ora la nuova moneta padana seguirà il seguente corso:


1 SOLDO= 1 grammo di rame berillio (conio in fusione a terra su stampo a più impronte).


7 SOLDI= 1 BOSSO DE LEGNO (conio intagliato presso la zecca “GINO IL FALEGNAME”).


12 BOSSI DE LEGNO= 1 FARAONA PADANA (nutrita a formentone).


5 FARAONE PADANE= 1 FORATO PADANO.


1 FORATO PADANO= SVARIATI DOLLARI o in alternativa MOLTO ORO.


Semplice, immediato, pratico ma soprattutto certificato da molte società di analisi tipo la mia dove seguo una terapia di gruppo che ha risolto molti problemi agli ubriaconi.


P.S.:” Abbia pazienza Egregio Sig. Peppato ma risulta di difficile comprensione questo sistema monetario. Potrebbe darci qualche altra informazione?”


S.P.:” Solo la sua ignoranza giustifica tale domanda ma voglio essere conciliante e di seguito andrò a spiegare. Un attimo che trangugio un prejato boccale di Vino Scalambra etichetta blu. Ebbene sappia che ci troviamo di fronte ad un inaspettato rincaro del bestiame. Tanto per intenderci la terribile siccità che nell’ultimo anno ha prosciugato i pascoli delle Grandi Pianure del Texas potrebbe aver ridotto ulteriormente le mandrie di bestiame degli Stati Uniti. Il numero dei capi è già il più scarso dal 1952: 91,26 milioni, oltre un milione in meno rispetto all’anno scorso.


P.S.: “Ma cosa sta cercando di dirci esimio?”


S.P.:” Silenzio imbecille, mi lasci proseguire a benefizio del volgo. Stavo dicendo; a dar fiato al rally c’è un numero crescente di investitori pronti a scommettere su nuovi rialzi. Nutrire i bovini è sempre più costoso. Non solo i pascoli si sono drammaticamente ridotti, anche a cauza dei nigri che spesso si dilettano a brucare erba per creare situazioni di tensione negli States, ma il prezzo del mais è salito l’estate scorsa a prezzi da primato. Adirittura il fieno è diventato merce preziosa: gli allevatori texani, nostri sodali per cultura, sono stati costretti a rivolgersi a stati stranieri spesso governati da trapej senza dignità ne decoro. Sottolineo che il prezzo pagato è arrivato a 100 dollaroni per balla ovvero un prezzo triplo rispetto al normale. Le mandrie, sopratttutto quelle più piccole, sono state decimate a causa della crisi con episodi di sbranamento da parte di affamati. Anche l’idea di trasferirsi verso praterie più verdi come un tempo facevano i mitici cow boys, di questi tempi non è più molto praticabile: gli agricoltori, allettati dai prezzi elevati dei cereali, dalla soia e del cotone, hanno fatto man basa di terreni. Le mandrie americane sono ormai così ridotte da mettere in difficoltà anche le grandi industrie del settore, come la Tyson Foods e la Vedej Grasi, costrette a rifornirsi sempre più lontano e sempre più a caro prezzo. Anche la carne è sempre più cara. Eppure il bestiame costa così tanto che i produttori di carne da tempo stanno lavorando in perdita: un centinaio di dollari per ogni capo macellato dicono le stime.


P.S.: “ E quindi?”


S.P.: “ E quindi il nuovo protocollo di scambio sarà la FARAONA Jokken! Non più solo cibo ma moneta di scambio caro il mio citrullo! E diventeremo i padroni assoluti del mondo.”


P.S.: “ E il FORATO?”


S.P.: “………………. La piera, la casa è un bene primario mica vorremmo ridurci a vivere nelle grotte maledizione! Molti forati molto oro mi sembra ovvio, idiota.”


P.S.: “Grazie Sante Peppato, lei è un jenio e la lascio con una virile stretta di mano, io vado al chiosco dei vini a disintegrarmi dopo questa meravigliosa intervista. Addio al mondo.”


lunedì, maggio 28, 2012

domenica, marzo 18, 2012

ADRIA MASTERCHEF 2012

Adria MasterChef 2012: GAETANO IL CANNIBALE



Si è tenuta ier sera, presso il noto locale “Dalla Pina”, il primo appuntamento del MASTERCHEF ADRIA 2012. La brillante iniziativa, di carattere culinario, ha come scopo il mettere in evidenza i talenti della cucina Etrusca d’Oriente e delle terre polesane. Tra un incontenibile gaudio degli astanti il Sig. Polifemo, portavoce della ziunta bobesca, ha dato il via alla disfida tra i migliori chef dell’amata patria etrusca. Felice di codesta brillante iniziativa che da lustro alla Capitale Etrusca d’Oriente, ho dato pieno incarico al fedele Pino Sbando di seguire per le plebi il blasonato torneo. Certo di far cosa grata ai più posto con solerzia.

Pino Sbando:” Sorelle e fratelli etruschi d’Oriente buona sera a tutti; mi trovo in questa fredda serata di Marzo presso il famoso luogo d’incontro delle più raffinate menti etrusche d’oriente, ovvero il BAR DALLA PINA, ove anch’io amo passare ore della mia inutile vita nello studio della Gazzetta dello Sport. Motivo di questa mia presenza è il riferirvi puntuale di uno dei più importanti eventi di carattere internazionale nel mondo della culinaria ovvero il Primo AdriaMasterchef, torneo ad eliminazione tra i più prestijosi aspiranti cuochi polesani. Questa sera assisteremo alla prova di GAETANO IL CANNIBALE, jovane bighellone etrusco d’Oriente con la passione dei fornelli. Per l’occasione, a giudicare la sua pietanza, un trittico di giudici di altissimo livello. Primo fra tutti il Sig. MARIOLITI.

Iracondo, rissoso, spesso in preda ai fumi dell’alcool, Marioliti è uno Chef 32 stelle legalmente iscritto all’albumz dei falsi cuochi. Esperto in “frittate de gambari” ha vinto svariati premi come miglior preparatore di fette di polenta precotta ai ferri presso migliaia di FESTE DELL’UNITA’ prima dello strappo della Bolognina. A seguire dopo di lui GENZIANO VIBERIATI ovvero l’unico uomo al mondo che ha sposato una pompa della benzina.


 
Giovane sfrontato, ribelle quanto anticonformista, Genziano Viberiati ha vinto il premio come miglior preparatore di Toast vuoti del mondo. Il suo segreto uno solo: l’imbecillità. Ultimo, ma non per importanza, il CANE BALDO, l’unico cane al mondo che si nutre di TUTTO; inutile aggiungere altro.


Ma è giunta l’ora di dare fuoco alle polveri. Ecco che con il suo carrello si presenta innanzi al trio judicante il pretendente al titolo GAETANO IL CANNIBALE.

Pino Sbando:”Allora, caro il mio Gaetano, come ci si sente nel dover affrontare una juria così esigente e davanti ad un pubblico serio e competente come quei due signori calvi giù in fondo alla sala che si stanno azzuffando per una carta sbagliata in un giro di scala quaranta?”

Gaetano il Cannibale:” Sono davvero molto emozionato e notevolmente sudato ma nella preparazione del mio piatto ho dato il meglio di me stesso e sono sicuro che i judici sapranno apprezzare le mie doti nascoste di gran cuoco. Sono pronto alla prova!”

P.S.:” Bene, bravo Gaetano. Dunque che cosa hai preparato per le fameliche bocche judicanti?”


G.i.C.:” Si tratta di un piatto tipico della cucina cannibalesca della tribù dei Bowasi dell’isola di Sumatra ovvero “na testa de vecjo buì in acqua e aseo”, una prelibatezza per palati fini.”


P.S.: “ Porca di una puttana ma è mostruoso!”


G.i.C.:”Ecco le solite ingiustificate critiche verso una cucina che esce dagli abusati crismi della tradizione. Non ho nessuna intenzione di farmi intimidire e discriminare ed è con vero orgoglio che propongo a questa degna juria la mia pietanza e se proprio lo vuole sapere della sua opinione me ne infischio!”


P.S.:” Molto bene. Cari amici andiamo avanti con la competizione. Ecco che si avvicina al tavolo di degustazione il primo Judice ovvero il Sig. Marioliti. Lo vediamo che si aggiusta lo scroto con una vigorosa grattata mentre si passa da un lato all’altro della bocca uno stuzzicadenti ed eccolo pronto per la degustazione. Nel frattempo scusatemi colgo l’occasione per farmi uno sbocco di vomito nella tasca della giacca.”


MARIOLITI:” Alora qua, toco de un pajasso, cossa ci è dentro il pegnatone?”


G.i.C.:” Testa mozzata affogata in acqua e aceto.”


MARIOLITI:” Madosca…………. Vabbè sentemo. Dame un scujero valà. Ummm, la sa da merda ma sempre mejo de le pastasute de mi muiere. Par mi E’ SI!”


Scroscio di applausi e alcuni sonori rutti di approvazione.


P.S.:”Jentili amisci si mette bene per il baldo Gaetano ma ora è il turno del raffinato Genziano Viberiati. Eccolo innanzi al piatto di degustazione.”


Genziano Viberiati:” Dunque Gaetano tu vorresti essere masterchef?”


G.i.C.:” Si, non ho altro desiderio che questo nella vita e sono certo che con le mie prelibatezze avrò il mio degno spazio nel gota dei cuochi e molte donne impazzirrano per me prese per la gola e ambiranno ad avere innumerevoli rapporti sessuali non protetti con me medesimo dandomi così l’occasione di realizzare ingenti risparmi evitando il ricorso alle donnacce rumene che mi svuotano il portafoglio e……..”


G.V.:” Basta per la miseria! Cos’è sta storia? Questo è un concorso serio non siamo mica al carnevale di Viareggio Perdio! Sentiamo il tuo piatto. Ummmmm………………… Innanzitutto la presenatzione: disgustosa. Una brodaglia inguardabile e poi aver lasciato i capelli durante la cottura è a dir poco dilettantesco. Tu dici di aver seguito la ricetta originale della tribù dei Bowasi ma qui mancano le formiche rosse e la corteccia di palma una dimenticanza inperdonabile. Ti porto a conoscenza che il cranio da usare deve avere come minimo un diametro del 58 e anche qui non ci siamo. Scarsa la cottura, insipido il brodo e insufficente la presentazione quindi per me è un NO secco. Per me non sei degno di rientrare nel novero dei cuochi. Vattene con vergogna.”

Silenzio agghiacciante in sala. Il Sig. Polifemo che aveva scommesso su Gaetano 3.000 n€uri ha una crisi di bile e si sfoga mangiando una confezione di boeri senza neppure scartarli. Il volto di Gaetano, contratto in una smorfia di dolore, è solcato da lacrime di disperazione.


P.S.:” Amici momenti di tensione in sala. Ora tutto sta nel giudizio del Cane Baldo. Riuscirà il buon Gaetano a soddisfare il fine palato del canide etrusco? Ecco che il judice si avvicina al piatto. Barcolla a causa dei due seccchi di sabbione che ha appena ingurgitato come spuntino ma è pronto alla degustazione e al giudizio.”


Cane Baldo:” Manaja ech mal d’pansa. Allora jovanotto, passami la marmitta che voglio gustarmi il tutto prima di esplodere.”


Passano 3 minuti secchi durante i quali il Cane Baldo divora ben 8 litri di brodaglia, l’intera testa, la tovaglia, alcune bottiglie, posate di plastica e lo stesso grembiule di Gaetano. Prima di stamazzare al suolo colpito da un evidente infarto de panza il Cane Baldo emette in un rantolo il suo giudizio.


C.B.:” Peeeerrrr meeeeee è SIIIIIIIIIIIII. Bau bau……. Jokken a moro!”


P.S.:” Allora Gaetano sembra che I tuoi sogni si stiano realizzando con successo. Una tua dichiarazione prima di essere portato in trionfo su e giù per il ramo interno del Canal Bianco a bordo della galleggiante.”


G.i.C.:” Sono emozionato e felice. Vorrei ringraziare tutti i miei fanz e in particolare il “Comitato contro le tariffe esose delle donnacce rumene” i quali hanno sempre creduto nellemie capacità di chef. Per me è un giorno di gaudio e felicità ed ora scusami ma voglio festeggiare bevendomi una bottiglia di Fernet Branca a temperatura ambiente.”


P.S.:” Cari amici per questa sera è tutto. Evviva la vita!”

mercoledì, febbraio 01, 2012

2012


L'orrore, si l'orrore.

domenica, gennaio 08, 2012

Grandi eventi etruschi. Assegnato a Sfortunato il premio :”Giovine imprenditore etrusco d’Oriente”.




Serata di gala ier sera presso la casa di riposo di Adria per l’assegnazione del prestijoso premio “GIOVINE IMPRENDITORE ETRUSCO D’ORIENTE”. Davanti ad un pubblico di assonnati vegliardi e delle più prestijose firme del giornalismo polesano e mondiale, il Sindaco della Capitale Etrusca d’Oriente Bobo ha assegnato il premio al giovane SFORTUNATO il quale con un progetto imprenditoriale innovativo si è aggiudicato, stracciando gli altri concorrenti, il trofeo e i ricchi premi che lo accompagnano. Sul luogo ho inviato il fido Pino Sbando per raccogliere testimonianza dell’avvenuto. Ligio ai doveri di informazione posto il tutto.
Pino Sbando: “ Spettabili concittadini mi trovo nel salone delle feste della casa di riposo di Adria dove è appena stato assegnato al giovine SFORTUNATO il premio come miglior giovine imprenditore etrusco. Tra scroscianti applausi e alcuni rutti in libertà siamo alle foto di rito e agli autografi. Attendiamo che si cheti codesta baraonda e si apra la conferenza stampa.
Alcuni minuti dopo il Sindaco e il jovine Sfortunato si prestano alle domande dei reporterz.
Sindaco Bobo: “ Carissimi amici della stampa eccoci qua per rispondere alle vostre domande ma prima di iniziare lasciate che vi presenti il degno vincitore del concorso ovvero SFORTUNATO. Vi prego di non lasciarvi tradire dalle apparenze, io stesso appena lo vidi la prima volta per alcuni attimi fui indeciso se liberare i cani per farlo sbranare o chiamare i servizi sociali ma poi ho dovuto ricredermi sulle capacità e le doti di questo baldo jovanotto che dalla carta di identità risulta essere del 1992 o 1962 ben non si capisce perché il documento risulta falsificato a colpi di gomma e insudiciato da vistose macchie di salse varie. Ed ora fate pure le vostre domande.”
Gunter Olafsson: “ Buona sera, sono Gunter Olafsson del WIKING NEWS di Stoccolma noto tabloid scandinavo con ampia diffusione in tutte le barbierie svedesi, volevo chiedere al giovane SFORTUNATO come ci si sente ad essere una star per una sera in un ambiente così deprimente come una casa di riposo?”
Sfortunato:” Veramente io mi sento come il mio solito: avvilito, sconfortato e anche poco lucido. Pur tuttavia non posso negare che in una serata di festeggiamenti come questa ho avuto dei bei momenti in cui mi sono sentito del tutto abulico e dissociato dalla realtà.”
Billy Pilson:” Hello boyz, sono Billy Pilson del settimanale californiano BELLE TOPE prestigiosa rivista per erotomani incalliti. Caro Sfortunato ora che sei diventato famoso e certamente verrai invitato nelle più importanti televisioni del mondo a sparare cazzate immani, immagino che tu intenda trovarti una fidanzata con cui condividere momenti di joia e passione. Che ci puoi dire a tal proposito?”
Sfortunato:” Sono certo che nel volgere di breve tempo non mi mancheranno delle ghiotte occasioni ma io sono un tipo molto selettivo. Per me ci sono dei valori imprescindibili. La mia fidanzata ideale deve essere alta, bionda, occhi azzurri, grandi tette e soprattutto vergine e se è muta meglio.”
Renato Renati:” Buonasera a lor signori. Sono Renato Renati di “Tecnologia ed economia delle produzioni di merci” trimestrale economico con scarsi lettori e distribuito gratuitamente fuori dalle chiese valdesi. Ebbene signor Sfortunato io vorrei entrare nel merito della questione sorvolando sul banale gossip pasto per plebi. Ci dettagli il suo progetto per cortesia e ci stupisca non con peti o rutti ma con concrete idee.”
Sindaco Bobo:” Signor Renati la prego di contenersi, qui ci sono dei vecchi ammuffiti ai quali le sue dure parole potrebbero suonare offensive e fatali…………….. guardi là giù in fondo, la signora in vestaglia rosa è svenuta. Non mi faccia inalberare perdiana!”
Sfortunato:” Rispondo volentieri alle futili polemiche di codesto squattrinato provocatore. Il mio progetto imprenditoriale è assolutamente innovativo e tosto in breve lo descrivo. L’idea mi è venuta una sera mentre sulla tazza del cesso completavo un Bartezzaghi pubblicato nel numero 4328 della “settimana enigmistica”. Mi chiesi, mentre con lo sguardo ricercavo la carta igienica nell’angusto bagno, CHE MANCA NELLA MIA AMATA CITTA’? La risposta mi venne da un vento divino: LA DISTRIBUZIONE INVERNALE DOMICILIARE DI ANGURIE. Una rete servita da 5 Apecarro pronta a servire l’ambito frutto fuori stagione. Un prodotto di nicchia, difficilmente reperibile nei cupi mesi invernali ed atto a soddisfare una clientela raffinata e in grado di sostenere costi elevati. Prodotto a scarso valore aggiunto durante il periodo estivo, l’anguria si trasforma in bene di lusso d’inverno. Manodopera di risulta recuperata tra il lumperproletariat a basso costo, prodotto acquisito in scantinati con impianti idroponici e il gioco è fatto. Per l’ammortamento dei mezzi nessun problema, essi vengono riconvertiti durante la bella stagione per la consegna di bombole di propano alle famiglie meno abbienti o al ritiro di cartoni e carte stagnole. Non mi si rompano le balle con questioni contrattuali o di utilizzo di manodopera sottopagata perché non è tema di discussione cribbio!”
Sindaco Babo: “ Bravo Sfortunato; così si risponde. Mi piace la tua risolutezza e per dimostrarti il mio apprezzamento sincero ti prometto uno sconto di ben 1 n€uro per l’acquisto di un paio di stivaletti in coccodrillo presso il mio negozio di Corso Vittorio Emanuele! Avete sentito quattro pidocchiosi di jornalisti prezzolati e ben pagati!?”
Osvaldo Bondola:” Buonasera a lor signori tutti incravattati, sono Osvaldo Bondola del POJANA MAJORE LUNARIO VENETO e corsivista del CALENDARIO DI FRA’ INDOVINO entrambe periodici di grande diffusione territoriale. Sono positivamente colpito dalla brillante iniziativa di premiare un jovine brillante quale è SFORTUNATO e mi complimento per la sua bellezza.”
Sindaco Bobo: “ Si vabbè ma la domanda quale è Sig. Bondola?”
Osvaldo Bondola: “Nessuna domanda si trattava solo di una boutade così fatta a cazzo per dimostrare che esisto anche io.”
Sindaco Bobo: “Ma robe da matti….. vabbè andiamo avanti che sono già le sette della sera e qua i vegliardi c’han sonno e fame, per la miseria, ed io ho un sacco di impegni maledetti impiastri della malora!”
Pino Sbando:” Salve a tutti. Pino Sbando di GENTE DI CASERMONE periodico mallabbiè etrusco d’Oriente; ma in buona sostanza possiamo sapere in cosa consiste il prestijoso premio jokken?”
Sindaco Bobo:” Questa è una domanda tendenziosa ma senza tema rispondo con la dovuta celerità. Innanzitutto il trofero, ovvero un’incudine in acciaio massiccio dal peso di 75 kilogrammi fusa dal noto maestro Attilio Brusegoni, corredata da ben tre metri di corda dal diametro di un pollice e finemente incisa con caratteri in oro zecchino riportanti la seguente dicitura: NEGATE!. Oltre a ciò alcuni ricchi premi per il baldo vincitore. Primo fra tutti ben due biglietti omaggio per l’entrata allo spettacolo pomeridiano del Circo Barum nei giorni di Mercoledì e Giovedì su tutte le piazze italiane, un buono sconto per un trancio pizza ai funghi presso la pizzeria d’asporto “La Golosona” di Saonara e infine una cravatta donata dall’assessore Simoni il quale l’ha sottratta dalla sua prestigioza collezione. Ed oltre a questo, siore e siore, una bella foto con autografo falso di Moira Orfei! Tutto questo a gratis!”
Mentre cala un gelo siberiano nella sala ed in lontananza si ode una sirena di un’ambulanza in arrivo, molti giornalisti abbandonano la conferenza per recarsi dalla Pina a sorseggiare prejati sprizz al percolato. Dal fondo del salone il “COMITATO VECCHI CONTRO L’€URO” inscena una protesta senza tante pretese.
Sindaco Bobo:” Ma insomma che fate dannazione? Aspettate un attimo ho in serbo ancora il numero dei nani che giocano a pallacanestro…………. Maledettti ingrati!”
Pino Sbando:”Jentili amici io vi saluto e vado a giocare a rubamazzzo con il povero Sfortunato. Haloa.”

domenica, dicembre 25, 2011

BUON NATALE AGLI ETRUSCHI D'ORIENTE E ALLE POPOLAZIONI LIMITROFE.


MI PREJO ESTENDERE I MIEI PIU' SENTITI AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI. ORA SCUSATE DEVO RIENTRARE NEL POLMONE D'ACCIAIO!

giovedì, dicembre 15, 2011

CAMPIONATO MONDIALE DEGLI EVENTI A CAZZO: ROVIGO BATTE ADRIA 2 A 0

Smacco, disappunto, tristezza e umiliazione da parte della plebe etrusca d’oriente alla notizia che nel campionato mondiale degli eventi a cazzo ROVIGO batte la Capitale Etrusca d’Oriente con un secco 2 a zero.  Dopo il primo punto messo a segno dal duo rodigino “Stallio&Ollio de noaltri” ovvero Zangio Zangi e Orzo Bimbo con il prestigioso evento “CONZIERTO DEI DIRE STRATIZ SENZA I DIRE STRATIZ” che ha visto torme di invitati festanti inscenare trenini da fine d’anno al zientro cummerzial LE TORRI per la raccolta fondi per le lampade votive di Natale, il vulcanico duo raddoppia il bottino con l’evento al fulmicotone “Conzierto dei KISS senza i KISS”. Inutile dire che la corsa per l’accaparramento dei biglietti dell’irripetibile conzierto ha già avuto inizio con risse ai botteghini sparsi nel capoluogo. “Abbiamo talmente tante ideee che a volte non riusciamo a distinguere le cazzate dalle bojate” hanno affermato all’unisono i due baldi ziovini amministratori davanti ad un nutrito gruppo di jornalisti delle maggiori testate polesane. Nel frattempo ad Adria, nei corridoi di Palazzo Tassoni un imbronciato Zindaco Bobo afferma a microfoni spenti:” Ecco, i soliti rodigini, già l’anno scorso con il Bersagliotto di neve in Piazza Vittorio Emanuele ci avevano umiliato e adesso con queste due nuove trovate ci mettono in imbarazzo!” Ma non manca lo spirito di rivalsa della Capitale Etrusca la quale ha energie e intelligenze sufficienti per rispondere all’umiliante risultato. Sembra infatti che il vulcanico assessore D’angelo, in preda ad una crisi mistica, abbia paventato l’organizzazione di un cunzierto di musica popolare veneta con l’intervento dei sosia dei TENORES DE BITTI con gruppi spalla i COLLAGE e i CUGINI DI CAMPAGNA. Resta il fatto che il girone d’andata ha ormai palesato che i Campioni d’Inverno risultino i vituperati cuzini rodigini i quali per festeggiare hanno deciso di aprire il Corso anche al passaggio dei carri armati.

mercoledì, dicembre 14, 2011

LA SETTIMANA ECONOMICA A CURA DEL PROFESSOR ARTEMIO VIRIMBATTI


Dopo lunga meditazione e subissato dalle richieste del mio vicino in preda a crisi etiliche, ho deciso di contattare l’esimio nonché amico Professorone Artemio Virimbatti chiedendogli una gratuita collaborazione settimanale sulle varie facezie economico-finanziarie del pianeta e delle galassie limitrofe. Sebbene soverchiato da impegni, l’illustre luminare ha accettato il fraterno invito e con cuore ricolmo di letizia posto le sue acute osservazioni e le risposte ai quesiti dei zittadini etruschi d’oriente.

Artemio Virimbatti: “ Settimana che si apre all’insegna dell’incertezza. Fibrillazioni delle principali borse europee alla notizia di un attacco di diarrea della canzelliera Merkel. Non rassicurano le notizie che arrivano da Tirana per voce del ministro del tesoro albanese il quale afferma di non sapere quale sia la valuta legale del suo paese. Rutti in gradinata da parte della tifoseria interista alla notizia che Giubertoni in conferenza stampa definisce le attuali performance della compagine neroazzurra “mediocri” compromettendo la quotazione in borsa dei titoli della famiglia Moratti. Willy il pazzo, azionista di maggioranza del gruppo “ANGURIARE UNITE” è stato sottoposto ad un’indagine da parte dell’autority africana del commercio equo e solidale con gravissime ripercussioni sui future agricoli del continente nero. Cessi pubblici intasati a Pechino e cinesi incazzati fanno lievitare lo spreedz tra Bound boliviani e pizze de fango del Gabon. L’ex cantante dei Timoria Renga afferma:”con la musica mi sento rinascere dopo un anno terribile” le major discografiche annunciano licenziamenti di massa e suicidi tra i dirigenti. Bene il mercato dell’ottica in pieno rialzo alla notizia che Andrea Boccelli ha riacquistato la vista grazie all’acquisto di titoli Luxottica. Titoli di Stato, dopo il BTP Day arriva il Lunedì con il BOT Day, torme di accattoni si riversano presso le filiali delle maggiori banche italiane per capire cosa diavolo vuol dire determinando una caduta del prezzo del manganese sulle principali piazze mondiali. Il ministro dell’economia di Plutone annuncia di non capire più un cazzo di quanto succeda sulla Terra e nel dubbio annuncia un ultimatum ai principali governi terrestri. Beni rifugio in rialzo con le quotazioni dello “spago da salami” a + 65,5% ancor meglio del classico “aringhe in barile” le quali si assestano a + 21,35%. Adesso basta, ho sete, vado al bar.



lunedì, dicembre 05, 2011

LA LUNA E' ROSSA, FAZIONE ATTACCA!


Dai miei oscuri laboratori ho deciso che FAZIONE debba riprendere voce in barba ai vetusti ammuffiti scalda poltrone!

domenica, novembre 13, 2011

I QUESITI DI DECIO SBRACAZZI. N° 37585



Ier sera, mentre portavo a termine la prefazione dell’interessante saggio di Aureliano Scanferlato “Il cappone questo sconosciuto, 1000 ricette pronte da preparare.”, sono stato raggiunto da un papiro vergato a mano in caratteri cuneiformi dal noto seccatore Decio Sbracazzi. Seppur infastidito da siffatta sfacciataggine ho deciso di renderlo pubblico e rispondere. Di seguito il miserando testo da me tradotto ad occhi chiusi utilizzando il metodo brail adattato all’antico accadico.



“ Caro Erre, amico fraterno, raffinato degustatore di amari fatti in casa, mirabolante trapezista di circhi sconosciuti, frequentatore di panchine pubbliche dei più remoti giardini del regno, inarrivabile mediatore di tori, alchimista provetto nonché esperto in topinare, chi ti scrive è il tuo caro amico Decio. Seppur a conoscenza delle tue rarefatte apparizioni nella capitale etrusca d’oriente, ho nelle scorse serate cercato di incontrarti nei luoghi che abitualmente frequenti. Mi sono recato, trafelato, presso il bar della nota Pina ma nel locale “gioco carte” non ho notato la tua presenza in qualità di “osservatore dei giocatori di scala quaranta”. Allora ho fatto il giro delle residue cabine telefoniche del territorio convinto di trovarti presso una di queste mentre telefonavi a te stesso per farti compagnia durante uno dei tuoi periodi involutivi pregni di negatività esistenziale ma non ti ho trovato. Allora mi sono detto che l’unica maniera di contattarti era di scrivere questo papiro e inviartelo presso i tuoi oscuri laboratori segreti. Orbene, quanto volevo dirti è questo. Credo che converrai con me che la prima funzione dell’oro consiste nel fornire al mondo delle merci la materia della sua espressione di valore, ossia nel rappresentare i valori delle merci come grandezze omonime, qualitativamente eguali e quantitivamente comparabili. Così esso funge da misura generale dei valori, ed è solo grazie a questa funzione che l’oro, specifica merce equivalente, diviene in primo luogo denaro. Immagino che tu condivida il fatto che non è il denaro che rende commensurabili le merci. Al contrario, le merci possono rappresentare collegialmente i loro valori nella stessa merce specifica, elevandola così a comune misura del valore, cioè denaro, in quanto come valori sono tutte lavoro umano oggettivo e quindi sono in sé per sé commensurabili. Il denaro come misura del valore è la necessaria forma fenomenica della misura del valore della misura immanente del valore delle merci: il tempo lavoro. Detto ciò volevo chiederti: secondo te se mi dedico all’autoerotismo utilizzando la tecnica della manipolazione del mio organo sessuale riproduttivo mantenendo un ritmo sincronizzato alla centrifuga della mia lavatrice classe AA+ la quale agisce a 800 giri\minuto, potrei incorrere in alcuni effetti collaterali indesiderati sulla mia salute? Ti prego di rispondermi, ci tengo alla tua dotta opinione. Grazie e a presto. Tuo Decio.






Caro Decio, con franchezza ti dico che mi ero illuso che tu fossi morto travolto da un camion carico di sassi e che le tue ceneri, dopo una precipitosa cremazione, fossero state sparse al centro di un vulcano attivo ma questa tua lettera mortifica ogni mia illusione. Nonostante questo mio insanabile cruccio, per carità cristiana, ti risponderò con il rigore scentifico che caratterizza il mio agire. Nel mio saggio, Bulzone editore, “L’arte dell’onanismo nella cultura occidentale” ho descritto con dovizia i rischi di alcune pratiche moderne. La sincronizzazione con la centrifuga della lavatrice potrebbe indurre, in alcuni soggetti, ictus, visioni mistiche insostenibili, cecità isterica e anche diabete. Sperando che tutto ciò accada a te, ti esorto a continuare in tale esecrabile pratica. Ora scusami ma ho al telefono Piero Itle con il quale devo interloquire. Addio scocciatore.